“Ho appreso che uno dei primi atti del sindaco Lagalla, nella sua qualità di sindaco metropolitano, è stato quello di costituire un proprio staff di stretti collaboratori retribuiti a carico della Città metropolitana.
Nulla di eccepire né sul piano formale né rispetto ai singoli professionisti, ma mi permetto di sottolineare che in un momento di grave crisi come quello che migliaia di famiglie stanno vivendo, sarebbe stato bene valutare l’opportunità di alcuni emolumenti che, in tutta franchezza, appaiono decisamente esagerati.
Che un segretario del sindaco possa guadagnare quanto lo stesso sindaco, con una integrazione di 28.000 euro rispetto al già non indifferente stipendio di 75.000 euro annui, è qualcosa che avrebbe richiesto un approfondimento di valutazione, soprattutto se per farlo si è ricorso ad un prelievo dal fondo di riserva, come se questa fosse una priorità per la vita dei cittadini e delle cittadine della nostra città e della nostra provincia.”
Lo ha dichiarato Mariangela Di Gangi, neo eletta consigliera comunale a Palermo, dopo la pubblicazione dei decreti del Sindaco metropolitano Roberto Lagalla che hanno impegnato somme per circa 700 mila euro in cinque anni per il pagamento dei compensi a tre suoi nuovi collaboratori.
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