Speciali

Grande successo per il primo festival del cervello

Dalle emozioni alla coscienza, il titolo del primo Festival nazionale del Cervello che si è svolto il 28 maggio ad
Acireale (CT). Un evento unico, promosso e organizzato dalla NoèComTraining, insieme con la Fondazione
Atena e il sostegno del Comune di Acireale.


Il fare bene fa bene a sé stessi. Recita così il motto del convegno che, presso la Sala stampa del Palazzo di Città, ha vantato
la presenza di illustri relatori internazionali del calibro della Prof.ssa Donatella Marazziti, del Prof. Giulio Maira, del Prof.
Francesco Tomasello, oltre che del Dott. Salvo Noè. Un festival battezzato dalla numerosa partecipazione di un’attenta
platea di uditori che ha decretato il successo di questa prima edizione. Al centro dell’incontro l’attivazione di un organo
straordinario e affascinante del nostro corpo, evidenziando l’aspetto del “cervello felice”.


«Abbiamo scoperto, negli anni, che il cervello è fatto per essere felice» come ha sottolineato il Dott. Salvo Noè.
Psicologo e psicoterapeuta siciliano, ha ideato e introdotto la prima edizione del Festival nazionale del Cervello. Nel corso
del suo intervento ha trattato di “Cervello, emozioni e comportamento. Come gestire le emozioni e come esse influenzano
il comportamento?”, con l’obiettivo di far conoscere le nuove frontiere degli studi sulla relazione tra cervello ed emozioni.
Con un linguaggio semplice e profondo, ha esordito parlando del cervello descrivendolo come uno tra gli organi più
complessi del nostro corpo, sul cui funzionamento restano ancora domande aperte persino per ricercatori e
neuroscienziati. Il prologo del Dott. Noè è stato dedicato a “i tre cervelli”, alle risorse psicologiche positive come la
speranza e ai comportamenti per tenere il cervello in salute.


A seguire, il Prof. Giulio Maira, neurochirurgo romano. Ha tenuto una relazione omonima al suo libro dal titolo “Il cervello
è più grande del cielo”, dissertando sul funzionamento dell’organo che più di ogni altro ci rende umani. Questo insieme di
cellule, fibre, impulsi elettrici e sostanze chimiche da cui dipende la qualità della nostra vita.
I focus principali del suo apprezzatissimo intervento sono stati: la neuroplasticità del cervello, la magia della memoria e
l’aumento delle capacità attraverso l’apprendimento. In ultimo, ma non per importanza, ha suggerito alcuni
comportamenti adatti alle diverse età della mente, al fine di ridurre i rischi di malattie e sviluppare maggiormente le
potenzialità mnemoniche e creative.
Continuando, la Prof.ssa Donatella Marazziti, psichiatra e neuroscienziata toscana conosciuta in tutto il mondo per i suoi
studi nell’ambito della biologia e delle terapie di numerosi disturbi dell’affettività, ha tenuto un intervento dal titolo
“Neurobiologia dell’amore e dell’attaccamento”.
Ha trattato delle principali tappe dell’amore. In primo luogo, ha affrontato il tema dell’attrazione, ossia di quello tsunami
neurobiologico che accade a livello cerebrale quando ci innamoriamo. In un secondo momento, ha parlato di
attaccamento, cioè della fase di quiete dopo la tempesta e del ruolo dei neurotrasmettitori ossitocina e vasopressina
nelle relazioni affettive. Inoltre, ha approfondito i diversi tipi di amore, sottolineando l’importanza delle relazioni affettive
infantili nell’ottica di un sano sviluppo bio‐psico‐sociale.


Infine, il Prof. Francesco Tomasello, neurochirurgo ed ex Magnifico Rettore dell’Università di Messina, che ha svolto buona
parte della sua attività professionale in questa sede istituzionale, ricevendo significativi riconoscimenti nazionali ed
internazionali, ha dibattuto sul tema “Arte e cervello: il contributo delle neuroscienze”.
Durante il suo intervento ha esaminato gli studi di neuroimaging, condotti attraverso risonanze magnetiche funzionali (o
fMRI) e tomografia a emissione di positroni (o PET), mostrando come il cervello reagisce all’arte, nelle sue diverse forme
di pittura, scultura, poesia e musica. Ha illustrato i risultati di ricerche che evidenziano come i neuroni specchio siano
responsabili delle risposte emotive alle opere d’arte, ed in particolare dell’immedesimazione con esse. Ha concluso
dicendo che la cultura della bellezza è terapia per il cervello!
Le tante domande dei partecipanti hanno suggerito l’interesse suscitato dalle tematiche del convegno, dando l’impulso
per la prossima edizione 2023, targata Associazione NoèCom, Centro di Psicologia e Formazione.

redazione

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