Attualità

Ospedale di Petralia Sottana,il post covid è ancora una incognita

Il responsabile F.I.O. ed il Responsabile Ufficio Infermieristico del P.O. di Petralia Sottana, hanno inviato alla Direzione Generale a seguito della chiusura del reparto Covid,una richiesta di rimodulazione del personale Infermieristico, Operatore Socio Sanitario, Ausiliario, prevedendo una notevole riduzione di risorse umane, basandosi su dei report assistenziali degli ultimi tre anni e non su Determinazioni Aziendali ( vedi Delibera 1488 Dotazione Organica).

 “E’ evidente a tutti, che gli ultimi tre anni, l’Ospedale di Petralia, a seguito della scelta fatta dall’Assessorato, nell’ individuare il “Madonna dell’Alto” di Petralia Sottana, presidio potenzialmente idoneo ad ospitare pazienti Covid, trasformando e riconvertendo parte dell’Ospedale in reparti Covid, prevedeva la soppressione di diverse attività ambulatoriali, come endoscopia, cardiologia, chirurgia, arrivando alla soppressione delle attività chirurgiche in elezione ed urgenza. Tutto ciò giustificato dalla necessità di reperire posti letto Covid, ma con la rassicurazione, che a fine Pandemia, ci sarebbe stato un rilancio dell’Ospedale.

 Purtroppo la Direzione di questo Presidio ha altre priorità, basate su dei ragionamenti miopi e strettamente personalistici. Di fronte alla chiusura del reparto Covid, avvenuta ufficiosamente circa due mesi fa, ed ufficialmente in data 29 aprile 2022,  non ha ancora predisposto il trasferimento del distretto 35, dei Poliambulatori, della RSA, presso il Presidio, cercando di ridare dignità ai tanti utenti che continuano a vivere un disagio imbarazzante. Inoltre ha predisposto la riapertura del reparto di Chirurgia, senza prevedere le urgenze ed accorpando i degenti operati, presso la Divisione di Medicina.

I Madoniti si chiedono, il motivo di tanto accanimento nei confronti di questo territorio, prima da parte della direzione strategica Regionale, poi della Direzione Sanitaria di presidio. Oltre alle difficoltà preoccupanti che ne derivano ai fini assistenziali, risulta altrettanto preoccupante la gestione dell’area Grigia e dei pazienti Covid positivi e sospetti Positivi, oltre al servizio Hall e Pre triage, che sommato alla mancanza ormai cronica (cinque anni) di un servizio di portineria, lascerebbe l’Ospedale completamente accessibile a chiunque. Lanciamo un appello, alla sempre attenta e lungimirante, Direzione Generale, affinché possa continuare con la fiducia riposta presso questo presidio,  ad accompagnare un processo di sviluppo con il sostegno alla Branca dell’Oculistica, alla Branca della Chirurgia e della Proctologia, ed a quella della Endoscopia, senza tralasciare ciò che è stato capace di resistere in convivenza al Covid.”

Redazione

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