Una otto giorni tra eventi aperti alla città con protagonisti del mondo dei media e della cultura e un corso di alta formazione rivolto a 30 giovani giornalisti e studenti.

«Oggigiorno si sente spesso parlare di crisi del giornalismo, ma in realtà a esserlo è solo un certo tipo di approccio. Per la quarta edizione del nostro workshop abbiamo voluto puntare su voci autorevoli e internazionali che, a vario titolo, si propongono di tracciare i futuri possibili per la nostra professione». Queste le coordinate volute da Giorgio Romeo e Giuseppe Di Fazio per la quarta edizione del workshop “Il giornalismo che verrà”, presentato al pubblico questa mattina, con una conferenza presso gli spazi dell’innovation hub “Isola” con sede a Palazzo Biscari. L’evento è stato un’occasione per presentare il programma dell’edizione di quest’anno che si svolgerà a Catania dal 13 al 20 giugno 2022 . Gli eventi della manifestazione si svolgeranno per lo più presso la sede della Scuola Superiore di Catania. Alcune attività avranno luogo presso l’Accademia di Belle Arti di Catania (via Raimondo Franchetti, 5), l’hub innovation “Isola” (piazza cardinale Pappalardo, 23) e il cortile di Palazzo Platamone (Via Vittorio Emanuele, 121).

Il progetto, promosso dal Sicilian Post, consterà di due parti: da un lato, un corso di alta formazione offerto gratuitamente (grazie a sponsor pubblici e privati) a 30 giovani under 36 selezionati per merito e nel rispetto dei principi DEI (Diversity Equity and Inclusion); dall’altro, un festival aperto alla città i cui panel saranno fruibili anche in streaming. Le iscrizioni per partecipare ai corsi sono aperte fino al 25 maggio (bando disponibile al sito workshopgiornalismo.it).

In occasione della presentazione, sono intervenuti i rappresentanti di alcuni enti patrocinanti. «Sin dall’inizio di questa avventura – ha affermato la prof.ssa Maria Rosa De Luca, delegata del rettore dell’Università di Catania ai Rapporti con il territorio e con le realtà culturali – l’Ateneo è stato in prima fila nel sostenerla. L’iniziativa non offre soltanto formazione a giovani e studenti, ma anche un’opportunità per tutti di riflettere sul nostro tempo insieme con grandi personalità dell’informazione». 

A farle eco è stato l’intervento di Daniele Malfitana, presidente della Scuola Superiore di Catania che ha ricordato come il workshop sia un’opportunità di apertura verso la città e non solo l’accademia: «Crediamo che il compito di un’istituzione come la nostra sia quello di uscire da un recinto elitario e favorire una cultura più partecipata. Questo progetto ce ne offre ancora una volta l’occasione».

Raccogliere le istanze che provengono dal territorio significa anche affinare la propria sensibilità verso le tematiche sociali. Un punto ben messo in evidenza da Giovanni Parapini, direttore di Rai per il Sociale: «Anche quest’anno la Rai, e la divisione che dirigo, è in prima linea per la promozione di iniziative serie, coraggiose e portatrici di una visione come il workshop “Il giornalismo che verrà”. Patrocinare eventi di questo genere, e dare loro spazio sulle nostre piattaforme, è un modo per restituire ai territori ciò che ci danno». A prendere la parola è stata poi la prof.ssa Lina Scalisi, presidente dell’Accademia di Belle Arti: «L’ente che rappresento non poteva certo mancare di supportare il workshop, specialmente in un momento storico come questo in cui il giornalismo rappresenta la voce fondamentale per raccontare quanto sta accadendo. Il sempre crescente coinvolgimento dell’Accademia permetterà di ampliare gli orizzonti tematici al rapporto tra informazione, tecnologia e visuale. Grazie al workshop, sta nascendo una visione del futuro unica nel suo genere». Una visione a cui non ha mancato di fare riferimento anche Daniele Ditta, segretario dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia: «Interrogarsi sul senso della nostra professione, e sulla necessità di mettere in discussione l’approccio che ci ha accompagnati per anni, è fondamentale. Il patrocinio, in questo senso, è un’opportunità per l’Ordine, e per tutti i suoi iscritti, di alzare ulteriormente l’asticella». Il workshop può vantare anche il patrocinio di The European House-Ambrosetti: «Il motivo per cui sosteniamo questa iniziativa – ha sottolineato Cetti Lauteta, responsabile di Scenario Sud del primo think-tank italiano – è perché è in linea con la nostra idea di giornalismo: serio, pragmatico, innovativo, capace di contribuire alla crescita del Paese».  

Durante la presentazione sono stati riportati dal direttore Romeo i saluti della presidente del Teatro Stabile di Catania, Rita Gari Cinquegrana, della direttrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, Marina Paino, e del direttore de La Sicilia e presidente della Fondazione DSe, Antonello Piraneo, i quali, ancorché impossibilitati a partecipare, hanno inviato il sostegno pieno all’iniziativa da parte dei loro enti.


La conferenza è stata anche occasione per ricordare il supporto del main sponsor dell’evento, Google attraverso il programma GNI. Il workshop è sostenuto anche da Crédit Agricole Italia,in rappresentanza del quale ha presenziato il dott. Filippo Licata della Direzione Regionale Sicilia.

I LUOGHI

Gli eventi della manifestazione si svolgeranno per lo più presso la sede della Scuola Superiore di Catania a Villa San Saverio. Alcune attività avranno luogo presso l’Accademia di Belle Arti di Catania (via Raimondo Franchetti, 5), l’hub innovation “Isola” (piazza cardinale Pappalardo, 23) e il cortile di Palazzo Platamone (Via Vittorio Emanuele, 121).