Fare rete e condividere know-how sul settore vitivinicolo per innalzare la qualità della produzione ed esportare il brand “made in Sicily” in tutto il mondo.
Dieci anni di analisi e ricerca, che tracciano l’intera filiera vitivinicola siciliana, attraverso un percorso di studio del territorio: un archivio di dati che rappresenta una memoria storica e che mette in evidenza trend climatici e produttivi che caratterizzano le differenti annate nelle aree di riferimento. Colomba Bianca – tra le più grandi cooperative vitivinicole siciliane, che si estende sul territorio di Trapani con 6.800 ettari di vigneti e 2.480 soci – con l’obiettivo di offrire uno strumento di supporto per applicare le più appropriate tecniche agronomiche finalizzate alla stabilità produttiva dei vigneti, giovedì 26 maggio inaugurerà il nuovo hub siciliano “V-lab”.
Un centro digitale aperto agli Enti, alle realtà imprenditoriali della filiera e a tutti coloro che vorranno creare percorsi qualificati con l’obiettivo di innalzare il livello qualitativo dei vini dell’Isola. Il contesto sarà quello della presentazione della X edizione del libro “Le uve raccontano”, che si svolgerà a Marsala, il 26 maggio alle ore 18.00 (Juparanà, Piazza Francesco Nasce “V-Lab”, osservatorio sulle tecniche agronomiche dell’uva, aperto a istituzioni e cantine
«Vogliamo mettere a disposizione della Regione Siciliana, degli imprenditori del territorio e di tutti i cittadini, il nostro know-how, condividendo dati e informazioni che negli anni hanno fatto accrescere il valore del nostro lavoro – sottolinea il vicepresidente di Colomba Bianca Filippo Paladino – un progetto che ha visto coinvolti agronomi, esperti e un Gruppo Tecnico Viticolo, che ha elaborato un vero e proprio piano di difesa fitosanitaria e controllo agronomico delle uve. L’obiettivo – anche in considerazione del crescente numero di agricoltori che scelgono di produrre biologico – è creare una vera e propria rete che parli di viticoltura siciliana e che esporti nel mondo la qualità delle nostre uve e dei nostri vini». I dati raccolti consentono infatti di estrapolare una serie di informazioni utili a indirizzare i produttori: dagli areali più vocati per la produzione di vini rossi, bianchi e spumanti, alle curve di maturazione per programmare i periodi di vendemmia, passando per l’attuazione di una viticoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente. «Il nostro settore, soprattutto in questa fase di sviluppo, necessita di scelte condivise – continua il presidente della cooperativa Dino Taschetta, una realtà che ogni anno conferisce 500mila quintali di uva in 7.000 ettari di vigneti, di cui 2.000 in regime di agricoltura biologica – e di un grande lavoro di squadra, in un’ottica diversa dal passato, senza egoismi e campanilismi, con la voglia di valorizzare insieme, sinergicamente, il brand “made in Sicily” per potenziare l’immagine dei nostri vini e diventare Ambassador in uno scenario globale e internazionale. Con V-lab vogliamo lanciare un’attività di interazione e dialogo tra tutti gli attori della filiera. Fino ad oggi il nostro focus è stato centrato soprattutto sul territorio di Trapani, ma l’obiettivo futuro è quello di estendere lo stesso meticoloso lavoro su tutto il territorio regionale». I dati di pubblicazione de “Le uve raccontano” saranno a disposizione sul sito www.colombabianca.com, dove in occasione della nascita del progetto “V-lab” è stato attivato uno sportello digital a disposizione di tutti coloro che vorranno dialogare con i tecnici di Colomba Bianca. Un Osservatorio privilegiato che sarà anche a disposizione dell’Assessorato regionale al ramo per ogni utilizzo a livello progettuale e istituzionale.