La fiscalità di sviluppo, destinata alle Terre alte di Sicilia, è attesa da oltre 2580 giorni, nelle prossime ore il Parlamento regionale è chiamato a fare delle scelte coerenti e coraggiose, destinando 20 milioni di euro, di cui al comma 546, dell’articolo 1 della Legge 234, del 30 dicembre 202, a finanziamento della fase di startup della Legge voto del 17/12/2019, Disposizioni concernenti l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia.
Scelte coerenti, in quanto è una Legge approvata all’unanimità dagli stessi parlamentari e sostenuta anche con un Ordine del Giorno, sottoscritto da tutti i presidenti dei Gruppi, nel quale si impegnava il presidente della Regione a favorire provvedimenti idonei a trovare adeguata copertura finanziaria a sostegno l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia.
Scelte coraggiose, per contrastare coloro che, in Sicilia, hanno osteggiato subdolamente la norma di politica economica, voluta dall’ARS, facendola diventare una materia “sorvegliata”.
«Non ci sono impedimenti – afferma Vincenzo Lapunzina, presidente dell’associazione zone franche montane Sicilia e coordinatore regionale del comitato promotore – i deputati sono chiamati a difendere un elemento di legalità, richiamato dalla giurisprudenza europea e dalle Carte costituzionali della Regione e dello Stato».
«Oltre mezzo milione di residenti nelle aree ignote alla politica, – continua il coordinatore – che non vi sono nati per errore, nelle prossime ore si attendono dal Parlamento regionale risposte coerenti e coraggiose riguardo al loro futuro e delle generazioni che verranno».
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