Trovare qualcuno che oggi ripara scarpe è diventato veramente raro,quindi è il caso di dire..C’erano una volta i calzolai. Fino al secolo scorso, non c’era paese, che non aveva una o più botteghe di calzolaio detto anche ciabattino, o in forma dialettale “scarpàru”.

Il calzolaio riparava ma faceva anche scarpe su misura ed erano pezzi unici, di grande pregio. Lo trovavi su una sedia bassa, impagliata, con un grembiulone di pelle, chino sul suo lavoro con le mani che andavano sapienti a tirare spaghi, forare il cuoio, passare la cera, cucire e inchiodare; spesso i chiodini stretti tra le labbra e un occhialino sul naso e quando alzava gli occhi sopra le lenti continuava a far andare le mani con la maestria di chi il mestiere lo sa fare e accarezza amorevolmente la sua creatura.

 Davanti a lui un tavolo pieno di ogni cosa: chiodi, colla, cera, forbici, lèsina, raspa, spago, trincetto, pelle, cuoio ecc. e una specie di spazzola dura con dei chiodi che usava per raschiare il cuoio per le suole, per consentire a queste una maggiore aderenza. Immancabile la forma in legno,più avanti di metallo, per dare alla scarpa la giusta sagoma. Alcune di queste forme erano dritte, mentre quelle curve erano per la scarpa destra e quella sinistra.

Negli anni passati il binomio  “scarparu e musicanti” era spesso una coincidenza ma anche  molto diffuso.Infatti se facciamo per un momento mente locale ricordando i vari ciabattini dei nostri paesi, vediamo che  ce n’erano molti fino a  qualche tempo fa. E molti di questi oltre al riparare le nostre scarpe avevano la doppia passione dell’arte del  calzolaio e quella della musica. Dopo il lungo lavoro quotidiano,questi artigiani trovavano il tempo di andare allo”studio” della banda musicale,dove imparavano la musica e quindi  suonare uno strumento.

Vogliamo ricordare  alcuni  di questi come ad esempio Liborio Farinella, detto “mastru Libbò”,con il suo clarino,Carmelo Rubino,Leonardo Russo,mastru Nardu,Peppe  Farinella,(nella foto) Serafino Farinella,Mastro Felice, Mario Pantano,Giuseppe Arata, Farinella Salvatore,Calogero Casserà,Volanti Calogero, Macaluso Giuseppe e Filippone.