La mancata unitarietà nella scelta del sindaco di Palermo sancisce la rottura della lunghissima relazione tra l’assessore regionale Totò Cordaro ed il leader di “Noi con l’Italia – Cantiere Popolare” Saverio Romano.
Cordaro, si è infatti schierato con Lagalla e Romano con Cascio.
L’onda lunga di questa improvvisa e imprevista frattura arriverà anche in Provincia, nei Comuni chiamati al voto? Per esempio a Cefalù?
In quest’ultimo Comune, il referente di “Noi con l’Italia” Pietro Rasa, anche nell’ultima intervista rilasciata al Giornale di Cefalù, aveva confermato piena adesione alla candidatura a Sindaco di Pippo Abbate. Ed ora? L’altra candidata del centrodestra Simona Vicari ha appena scritto:
“Prima Cefalù e i cittadini, fuori dalla morsa del ricatto politico. L’amicizia che finisce è la fine di un sodalizio sia umano che politico che pubblicamente Saverio Romano ha voluto sancire a chiare lettere con Totò Cordaro.
Così chi agitava la falsa bandiera dell unità, anche a Cefalù, oggi è rimasto isolato. Che sia chiaro a tutti che Cefalù e i cefaludesi non sono merce di scambio e mai lo saranno. Chi sta provando a usare il consenso nella nostra comunità per personali fini politici, che nulla hanno a che vedere con il bene di Cefalù, resterà da solo”.
Ma, ecco il post integrale di Saverio Romano.
“Il mondo oggi è anche “social”. In questi luoghi si condivide ogni cosa, gioie, dolori, successi, insuccessi, affetti, amori, inimicizie e delusioni. Quasi tutti i miei contatti di Facebook sono anche miei amici nella realtà fisica, con loro ho condiviso tanto di me negli ultimi anni, ho pianto e riso con loro, ci siamo confrontati su tanti temi seri e gravi ed abbiamo lasciato spazio alla leggerezza della vita con dei post che hanno liberato il nostro sorriso. È questa la ragione che mi spinge a scrivere di una cosa intima e pubblica allo stesso tempo in questa piazza virtuale. Molti di voi da qualche tempo mi chiedono dei miei rapporti personali e politici con Toto Cordaro ( solo su fb condividiamo circa 1300 amici ); non è solo curiosa prurigine e comprendo che molti di voi chiedono trasparenza, poiché soprattutto per coloro che hanno condiviso con noi un percorso umano e politico, è legittimo sapere chi siamo e dove andiamo. Se qualche tempo fa qualcuno mi avesse fatto scommettere sulla indissolubilità di un rapporto di amicizia prima che politico tra me e Toto, avrei scommesso tutto quello che mi era rimasto di ciò che avevo già investito su di un binomio paragonabile solo ad un rapporto padre figlio. Sia chiaro, non sono stato padre o figlio, ma la complicità, l’affetto, il rispetto sono stati come in quel rapporto. Da qualche tempo non è più proprio così, non chiedetemi il perché, non lo so e se lo sapessi non lo comprenderei. Conservo gelosamente 38 anni di vita vissuta in assoluta armonia ed amicizia sincera e fraterna. Non intendo metterla in discussione!! Lascio solo a me l’amarezza ed il dolore per un rapporto che non è più come fu. Sul piano politico invece, Toto ha scelto di fare da solo, semplicemente ha ritenuto di affrancarsi da una condizione che non lo ha più soddisfatto nelle sue aspettative. Gli auguro di realizzare ciò che non sono/siamo riusciti a garantirgli con la nostra comunità politica in tutti questi anni ed allo stesso tempo mi auguro di non averne nocumento per me e per i tanti amici che nel tempo lo hanno sostenuto su mia richiesta. Non vedo e non sento Toto da due mesi, mi avrebbe fatto piacere averlo vicino in questo tempo difficile e per il futuro, ma tant’è. Quando avrò l’occasione di vederlo, gli darò un abbraccio e lo ringrazierò per averlo avuto accanto in tutti questi anni. Adesso andiamo avanti, ho il dovere di girare pagina e sostenere coloro che meritano ancora la mia gratitudine e la mia amicizia”.