Da qualche settimana a Cefalu’ si respira finalmente un’aria di freschezza ed energia che mancava da un po’. Le strade del borgo marinaro, si stanno riempendo di turisti e gli eventi culturali cominciano a creare una vivacità nell’aria che muove le idee ed emozioni.


La cultura non può che essere un importante volano di crescita per i luoghi e la gente che vi abita, siamo felici pertanto di raccontarvi la personale di Rosario Genduso.
Il sedici aprile è stata inaugurata nella suggestiva cornice dello spazio multifunzionale bastione di Cefalu’ la sua personale pittorica , Genduso, madonita d’origine, si definisce un pittore emergente ed eclettico, appassionato di arte da sempre.
Con un colpo fermo, di pennello, decide, di dedicare il suo tempo in questo momento della sua vita alla passione che da sempre lo accompagna, accarezzare i colori.


Non ama definirsi un artista, ma un amante del bello, il suo lavoro è una continua ricerca di sperimentazione in cui predilige una pittura materica e un gioioso gioco di colori che sembrano ricorrersi in una gara di arcobaleni.
Non ci sono nei suoi lavori figure dominanti, ma giochi di colori che lasciano allo spettatore la libera interpretazione e suggestione dell’emozione evocata dallo sguardo , dove comunque il nostro pittore quasi in un gioco di provocazione nasconde, tra le forme apparentemente astratte qualche elemento che faccia da guida nell’esplorazione come un “la”, in musica che dà il via agli spartiti, perchè lo spettatore non rimanga mai smarrito, un indizio di ricerca.
Di solito sono barche, appena accennate, Genduso ama la sua terra, inevitabili nei suoi lavori i ricordi dei campi della sua Alimena, ma anche il bleu del mare a cui è molto legato.
Sembra di trovarci dinnanzi a molti quadri, fili di erba che vengono accarezzati dal vento , il movimento è una componente forte dei suoi lavori, caldi, suggestivi.


Genduso usa una tecnica particolare in cui sembra volere tirare fuori dai colori il meglio di ciò che essi possono esprimere, un po’ si legge il filo rosso forte della sua passione nella vita, e negli ideali in cui crede.
Vedere i suoi lavori è un immersione sensoriale e di ricerca psicologica, in alcuni lavori questi fili sembrano per gli intrecci diventare spine, nessuna di loro sembra mai fare veramente del male, perchè il colore vince prepotente con una energia che trasforma il gambo della spina in un fiore. Il bello trova sempre il modo per esprimersi.
La mostra è visitabile tutti i giorni fino al primo maggio.