A Palermo,  la settimana santa è una settimana sotto il profilo religioso, sentita particolarmente, forse più del Natale, in cui nasce un picciriddu, simbolo di gioia e novità.

La settimana Santa è legata al dolore, la sofferenza e i siciliani , forse sentendo più vicino il sentimento del dolore , vivono con particolare attenzione questi giorni che precedono la Pasqua.

Non c’è quartiere di città che non si preoccupi di addobbare le proprie chiese e chissà che forse non ci sia  una tacita gara e competizione nella realizzazione degli addobbi più belli, che sono stati raccolti anche in passato da tanti prestigiosi fotografi e usati anche per uno studio antropologico del carattere del palermitano.

Stendardi , fiori, colori, costumi d’epoca e le  bande musicali sono tornate dopo due anni per le strade del cuore di  Palermo, attraversata da turisti di tutto il mondo incuriositi dal connubbio quasi perfetto, forse indissolubile  tra sacro e profano, dove tutto può accadere nella distanza di pochi metri.

Vedi e senti la bellezza dell’esserci,nei volti e sguardi,  la palpi la passione in chi è presente e “s’allustra” per bene per partecipare alle processioni,  la respiri la voglia di partecipare  insieme all’incenso dentro le chiese e nelle strade adiacenti, una Palermo bella particolarmente in fermento.

È mentre il turista scatta le foto, tra sguardi di uomini e donne “lustrati” a festa, i nostri amici arabi, indiani e senegalesi che ormai si sono insediati in città e vivono con noi la nostra quotidianità, ci guardano in questo crescendo di preparativi, silenziosi, rispettosi, poiché anche loro in questo periodo dell’anno celebrano il loro ramadan.

Allora proviamo a raccontargli al nostro vicino di casa straniero, cosa sia per noi la festa della settimana santa.

Nella settimana santa si ricordano gli ultimi momenti della vita di nostro Signore, il figlio in carne ed ossa di Dio, quel Dio che governa le cose, i cieli e la terra, per non farci sentire lontano la sua presenza, mando’ suo figlio in carne ed ossa a sperimentare l’esistenza degli uomini perchè non si dicesse che non abbia vissuto quello che l’uomo vive.

Cosi sin da prima di nascere il nostro bambino dovette faticare per trovare una capanna in cui nascere, nacque povero e lontano dai nonni, ma la provvidenza fu subito presente e i più grandi re gli diedero omaggio.

Cosa ricordiamo nella settimana santa, se non i momenti salienti della nostra fede, la vittoria della vita sulla morte, un concetto non facile da comprendere neanche per gli stessi cristiani, se non per un fortissimo atto di fede, figuriamoci cosa possono immaginare i nostri vicini di casa stranieri, è pure sono li, a guardare tra i vicoli.

Durante le processioni le confraternite sfilano composte e silenziose , ogni gesto è carico di significato, dicevamo sembra che la festa della pasqua sia più sentita dal palermitano più del Natale, forse perchè i siciliani hanno sempre avuto un rapporto particolare con dolore, con la pietas, col senso del soffrire, in questi giorni in cui si rievoca la morte e resurrezione, ognuno nella propria mente e cuore, fa i conti con la propria esistenza, con i propri morti, con le proprie speranze è come dice Giovanni Basile, il giornalista “di strada” quando passa la Madonna ed un po’ di vento apre il suo manto, pare che voglia sospirare e respirare insieme, dolore misto a speranza si rinnova in continuazione..

La madonna è amatissima , simbolo di tutte le madri, la madre che accettò un destino atroce per l’unico figlio che aveva, ricorda la sofferenza di tante madri, simbolo di unione familiare, forza, pazienza.

Grande il rispetto per lei, amatissima, portata in spalla con devozione e amore, Dopo due anni ritornano le bande musicali,e la musica sebbene triste, in marce funebri diventa ninna nanna, battito di tamburi e del cuore, espressione del tempo che passa, ma che per alcune cose resta immutato.

Palermo, in questi giorni,  appare bellissima, riuscire a descrivere l’emozione che si prova nel passeggiare per la Palermo delle processioni non è facile, le fotografie aiutano a rendere  meglio di tante parole cosa accade.

Ma a risplendere non è solo la capitale, la festa della settimana santa riecheggia in tutta la Sicilia con eventi e processioni bellissime che andrebbero raccontate una per una, per l’unicità con cui si manifestano, nelle nostre amate madonie tanti gli eventi carichi di bellezza, partecipiamo scopriremo, luoghi, tradizioni e senza rendercene conto anche un po’ di amore in più nel volto di chi incontriamo.