Installati sul Lungomare di Cefalù e alla Vecchia Marina i cartelli per la sicurezza in acqua, da un’idea e da uno studio di Cosimo Rinaudo.
Il mare di Cefalù è di indiscutibile bellezza, ma è anche vero che nasconde delle insidie che è opportuno conoscere per evitare di incorrere in spiacevoli esperienze. La costa sabbiosa del Golfo di Cefalù è, infatti, caratterizzata dalla formazione di fortissime e pericolose correnti di ritorno o di risacca (RIP CURRENT) che consistono in un intenso flusso d’acqua che si forma davanti alla spiaggia a causa del moto ondoso del mare.


L’accumulo d’acqua lungo la costa provoca un aumento di pressione, che deve essere compensato da un flusso di ritorno che si dirige dalla riva verso il largo ad elevata velocità, trascinando con sé tutto ciò che incontra.
Queste correnti si formano prevalentemente negli specchi di mare davanti alle coste sabbiose soprattutto quando sono delimitate da promontori rocciosi formando spesso dei canaloni sul fondale che rendono ancora più pericoloso il loro manifestarsi.
Alcune volte, a causa della loro forza, si viene risucchiati e trascinati senza tregua verso il largo. La loro elevata velocità, anche oltre i 9 Km/h, rende difficile mettersi in salvo anche ai più esperti nuotatori.


I luoghi dove si manifestano queste correnti sono segnalati da cartelli di pericolo, anche se è sempre meglio non entrare in acqua quando il mare è molto agitato o quando è presente la bandiera rossa di pericolo.
L’ A.S.D. Nuoto Kepha, locale associazione sportiva, da sempre vicina alle varie tematiche che riguardano il mare e il modo corretto di “viverlo”, col patrocinio del Comune di Cefalù, ha inteso promuovere anche questa campagna di sensibilizzazione ed educazione alla sicurezza acquatica, allo scopo di prevenire annegamenti e semi-annegamenti, rivolgendosi a tutti e in modo particolare ai genitori dei più piccoli che, spesso, ignari dei pericoli, si avventurano in acqua sfuggendo al controllo degli adulti.