Federconsumatori accoglie positivamente il provvedimento sanzionatorio dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato verso la società Caronte&Tourist destinataria di una multa di 3,7 milioni di euro. Secondo l’Autorità, la società C&T, che sullo Stretto fornisce il servizio dal 1965 e detiene oggi una flotta di 8 navi, ha abusato di posizione assoluta dominante nel trasporto dei passeggeri e auto al seguito. Lo stesso dominio del mercato è detenuto anche sul traffico merci.

A ciò si aggiunge che C&T beneficia dei collegamenti diretti con le reti autostradale e consente così di offrire servizi di traghettamento più brevi e rapidi, mantenendo la tratta più attrattiva per i passeggeri. Inoltre, risulta che la maggior parte degli invasi sono in concessione a C&T in cambio di lavori strutturali delle banchine e, di fatto, interdette a qualsivoglia traffico.

L’Autorità ha accertato che C&T, in posizione di assoluta dominanza nel traghettamento passeggeri con auto al seguito sullo Stretto di Messina, ha sfruttato il suo potere di mercato per applicare ingiustificatamente prezzi onerosi per i consumatori, con maggiorazione del 40-45% sulla media delle altre rotte comparabili e che tale sproporzione è irragionevole rispetto al valore economico del servizio reso.

Da tempo Federconsumatori denuncia questa assurda e ingiustificata situazione, siamo contenti che l’Antitrust sia intervenuta e ci auguriamo che questo sia solo il primo passo in direzione di una maggiore concorrenza ed equità nella determinazione dei prezzi che attualmente, come è evidente, sono fuori da ogni ragionevole logica di mercato.

Le misure assunte dall’Autorità aprono uno spiraglio per quanto riguarda eventuali azioni risarcitorie per i consumatori e, per quanto riguarda l’immediato, il corretto adeguamento delle offerte tariffarie e il superamento della condizione di monopolio del mercato da parte di C&T che non può tenere in scacco un traffico annuo di circa 10 milioni di passeggeri.

Monitoreremo attentamente i prezzi applicati dalla compagnia, come abbiamo fatto in questi anni, denunciando prontamente rincari e costi ingiustificati.