L’11 aprile 2006 è una data da ricordare poiché, dopo quarantatré anni di latitanza veniva arrestato Bernardo Provenzano, l’ultimo capomafia corleonese.“Quel giorno – afferma il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi – mi sono sentito fortunato e insieme orgoglioso. Fortunato, perché da sindaco di Corleone avevo potuto gioire insieme alla grande maggioranza dei corleonesi per la fine della lunga latitanza di Provenzano.
Orgoglioso, perché quante più volte da me sostenuto nei pubblici comizi – ossia che la mafia, almeno come noi l’abbiamo conosciuta, violenta, arrogante, stragista stava per essere sconfitta – trovava conferma nell’arresto di Provenzano, la cui lunga latitanza sembrava dar ragione a quanti sostenevano che Cosa nostra fosse invincibile. Da quel giorno – aggiunge Nicolosi – prima nei ragazzi e poi nelle persone più anziane, ho letto, guardandone il viso e gli occhi, sprigionarsi una luce sempre più viva. Era ed è il segno di una speranza rinata, il frutto di una ritrovata libertà. Speranza e libertà – conclude il sindaco di Corleone – che ognuno di noi ha il dovere di alimentare perché i prossimi anni, i prossimi decenni siano per Corleone, per i corleonesi e per tutti i siciliani, anni di progresso, crescita e sviluppo economico. Anni da vivere in libertà e per la libertà”.
Secondo l’Agenzia per l’Italia Digitale, la nuova convenzione SPID introduce regole più chiare e un…
Secondo Altroconsumo, molti prodotti a marchio commerciale raggiungono livelli di qualità pari o superiori a…
Piccoli gesti quotidiani possono trasformarsi in un vero scudo contro il caro-bollette, aiutando a ridurre…
Ridurre i consumi e migliorare il comfort domestico è possibile con piccoli accorgimenti che non…
Mantenere la casa in ordine senza dedicare ore alle pulizie è possibile grazie a una…
Il bonus mobili ed elettrodomestici continua a essere una delle agevolazioni più richieste, ma per…