I piccoli borghi non finiscono mai di stupire, infatti è ancora possibile trovare piccole botteghe artigianali dove arte e tradizione si fondono tra loro. E’ proprio in uno di questi borghi, Petralia Sottana, nel cuore del Parco delle Madonie, dove tra i vicoli del centro storico ci siamo imbattuti nella bottega di Damiano Geraci, insegnante alle scuole medie, che per hobby realizza artigianalmente friscaletti di canna dalle varie tonalità con l’utilizzo di semplici strumenti: sul banco di lavoro non mancano coltellini, seghe a mano, punte abrasive, raspe, lime e carta vetrata di varia misura.

La passione verso questa arte come ci riferisce è nata quasi per gioco. Infatti sin da ragazzino amava costruire giochi e oggetti vari tra cui i friscaletti, con le canne (arundo donax) che facilmente possono essere reperite nel territorio circostante.

Il friscaletto (o friscalettu in siciliano) è uno zufolo di canna tipico della musica popolare della Sicilia. È considerato, insieme al marranzano e al tamburello, uno degli strumenti simbolo della musica folclorica Siciliana. È chiamato in maniera simile in tutta la Sicilia, eccezion fatta per il paese di San Fratello, in provincia di Messina. Qui la parlata locale risente ancora delle radici francesi e il friscaletto prende il nome di vescot.

La realizzazione di un friscaletto che suoni bene deve rispettare delle fasi ben precise come la raccolta delle canne nel periodo di stasi vegetativa (gennaio-febbraio) e con la luna calante, la stagionatura non meno di due anni in luogo asciutto, la scelta del cannolo che, dopo una accurata lavorazione, finalmente diventerà un friscaletto. Le tonalità più richieste sono quelle tipiche del folklore siciliano DO-LA-SOL. Le più utilizzate dai suonatori, perchè permettono di essere facilmente accompagnati da altri strumenti come Fisarmonica, Chitarra, ecc. Ma esistono altre tonalità come il FA che sono destinate, dai più virtuosi, ad altri usi, ad esempio nei concerti per brani solisti.  La tonalità è determinata dalla lunghezza e dal diametro della canna utilizzata.

Per costruire questi strumenti musicali, occorrono ingegno e manualità. Poter costruire uno strumento musicale solamente con un coltellino ben affilato dà uno spunto quasi poetico. Per questo ogni friscalettu come racconta Damiano Geraci “è diverso da tutti gli altri”, e in ognuno di essi il costruttore lascia una parte di sè. La soddisfazione più grande è vedere i propri strumenti che suonano tra le mani di bravi musicisti nelle più disparate occasioni. I friscaletti realizzati da questo artigiano ormai sono sparsi in molte parti del mondo, Belgio, Francia, Malta e addirittura in sud America.

Spesso, su richiesta vengono abbelliti con decorazioni fatte a fuoco con disegni e motivi tipici della tradizione siciliana.

Un’arte questa che purtroppo sta per scomparire, infatti costruttori di questi strumenti in Sicilia si possono contare sulle punte delle dita e ognuno di essi è portatore di conoscenze e competenze uniche perché frutto delle proprie esperienze e dei propri errori ecco perché ogni friscaletto è un pezzo unico con una connotazione propria. Come in tutti i lavori artigianali non si finisce mai di imparare nella ricerca del “suono” più bello.