– Pubblicato il secondo avviso per la riqualificazione, ristrutturazione e adeguamento di Case di riposo, Case protette e strutture socio-assistenziali per l’accoglienza ricadenti nei 21 Comuni dell’Area Interna Madonie.

L’opportunità, offerta alle organizzazioni del terzo settore No Profit delle Madonie, rientra nella Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) e riguarda la rete territoriale dei servizi di cura alle persone con pacchetti benessere “Madonie in salute”.

“Questo secondo avviso – precisa il presidente dell’Unione Madonie Pietro Macaluso e il coordinatore tecnico della SNAI Alessandro Ficile – si è reso necessario in quanto ad oggi sono pervenute 4 istanze relative alle case di riposo e protette e solamente 2 riguardanti strutture socio-assistenziali per l’accoglienza. In entrambi i casi rimangono ancora da utilizzare circa 500.000,00 euro”.

Riguardo alle Case di riposo e quelle protette, l’azione promuove aiuti per investimenti privati nelle strutture per anziani e per persone con limitazione all’autonomia. Ciò per favorire la qualificazione dell’offerta dei servizi rivolti a questi target con esclusivo riferimento alle strutture residenziali, anche introducendo elementi di innovazione ed uso dei ICT per il miglioramento della qualità della vita dei soggetti presi in carico. Gli aiuti saranno concessi nella forma di contributi in conto capitale, secondo la regola del de minimis, nella misura massima del 75% della spesa ritenuta ammissibile e fino ad un massimo di 200.000,00 euro.

Relativamente alle strutture per i servizi socio-assistenziali di accoglienza sono interessate sia quelle che si occupano di minori, oggetto di provvedimenti restrittivi di natura civile e penale, che quelle dedicate a inabili fisici e psichici. L’offerta riguarderà altresì l’accoglienza di giovani e di adulti presso comunità alloggio residenziali o case protette con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei soggetti presi in carico. Gli aiuti saranno concessi nella forma di contributi in conto capitale, secondo la regola del de minimis, nella misura massima del 80% della spesa ritenuta ammissibile e fino ad un massimo di 200.000,00 euro.

Tra gli interventi ammissibili sono comprese le spese tecniche, opere civili e acquisto beni e forniture di macchinari, impianti, arredi ed attrezzature. I soggetti beneficiari dovranno dimostrare, all’atto della presentazione della proposta progettuale, di avere la titolarità o la disponibilità dell’immobile oggetto dell’intervento per un periodo di almeno sei anni a partire dalla data di presentazione della proposta progettuale.

Dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia le organizzazioni interessate avranno sessanta giorni di tempo per presentare i progetti esecutivi al Dipartimento regionale della Famiglia.