EP-091152A_TARDINO_PORTRAIT
“Purtroppo l’Europa, in primis l’Italia, sta pagando oggi il prezzo di anni di scelte sbagliate in materia energetica e oggi il carico di questa emergenza senza precedenti è tutto sulle spalle di imprese, lavoratori e famiglie. Bene che la commissaria McGuinness abbia oggi evidenziato, in audizione con le commissioni Envi e Econ, l’importanza di eliminare la dipendenza da fonti russe nel medio-lungo periodo, ma servono interventi urgenti subito. In Italia va ripensata l’intera imposizione dell’Iva, tenendo conto del fatto che i combustibili sono prodotti indispensabili allo sviluppo dell’economia ma anche beni essenziali per famiglie e cittadini. Assieme ad una decisa riduzione dell’aliquota iva, una prima misura da adottare, invocata da diverse associazioni di categoria, è certamente il ritorno all’ “accisa mobile”, ossia una diminuzione dell’imposta sul valore aggiunto volta a compensare le maggiori entrate pervenute allo Stato dall’aumento dei prezzi. Extra gettito iva per l’erario che, secondo alcune stime, ferme allo scorso 24 febbraio, ammonta già a circa un miliardo e mezzo di euro. Una beffa nella beffa per i consumatori che al caro bollette hanno visto aggiungersi i prezzi record toccati dai carburanti nelle ultime settimane. Una stangata che secondo il Codacons peserà su imprese e famiglie per settanta miliardi di euro, circa tremila euro per ogni famiglia”. Così in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana e componente della Commissione ENVI (Ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare) sullo scambio di opinioni sull’atto delegato complementare relativo alla classificazione di gas e nucleare.
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