Su iniziativa dell’Auser di Petralia Sottana,(in collaborazione con il Comune) giovedi prossimo 10 marzo alle ore 18 presso il Cine Teatro Grifeo di Petralia Sottana andrà in scena lo spettacolo “Pezze per aria”, in occasione del centenario della nascita di Maria Occhipinti nata a Ragusa il 29 luglio 1921.
Lo spettacolo teatrale “Pezze per aria” narra la storia di Maria Occhipinti, una donna
di Ragusa, rivoluzionaria, pacifista, combattente per i diritti delle donne. Una donna
del popolo, vissuta nel mondo,… anima libera: quasi ignorata dalla storia ufficiale.
Fu leader del movimento antimilitarista “Non Si parte” di Ragusa che lottò contro gli
arruolamenti forzati per la ricostruzione dell’esercito italiano voluta da Badoglio e
Bonomi.
Ragusa, 4 gennaio 1945: al quinto mese di gravidanza, non esitò a stendersi sulla
strada per bloccare il mezzo su cui venivano trasportate giovani reclute. Il suo gesto
diede inizio ad una insurrezione e l’esercito sparò sulla folla. La rivolta durò 4 giorni
e fu alla fine repressa nel sangue dall’esercito, come già accaduto a Palermo un anno
prima durante la “Strage del Pane”.


Maria venne arrestata e processata come istigatrice della sommossa. Fu l’unica donna
ad essere condannata: prima confinata ad Ustica, dove partorì una bambina, poi
trasferita nel carcere delle suore benedettine di Palermo. Scontata la pena, iniziò a
viaggiare: Napoli, Ravenna, Sanremo, Roma, Milano, poi in Svizzera, Marocco,
Francia, Canada e Stati Uniti. Si stabilì infine a Roma nel 1973.
“Pezze per aria” è liberamente ispirato ad alcune opere, in prosa, in versi e
cinematografiche: la sua autobiografia, “Una donna di Ragusa”, che scrisse nel 1957,
con la quale, ripubblicata da Feltrinelli, vinse il Premio Brancati nel 1976; “Nun si
Parti” di Maricla Boggio; il film documentario “Con quella faccia da straniera, il
viaggio di Maria Occhipinti”, di Luca Scivoletto.
In scena la cantante Francesca Martino, l’attrice Elena Pistillo e il chitarrista
Paolo Romano, in uno spettacolo che sinesteticamente mescola arte recitativa, canto,
musica e cinema, con immagini tratte dal film, private del loro audio originale, per
dare posto ad una nuova colonna sonora con voci e note vive. Ma non si tratta di uno
spettacolo interamente musicato: è un racconto commentato da brani musicali,
(ballate popolari, arie da Andre Chenier di Umberto Giordano, Petite messe
solemnelle di Gioacchino Rossini, canzoni di Bob Dylan e Fabrizio De André,
Mercedes Sosa), in linea con la storia che questo testo narra.

Il canto, come cassa di
risonanza del personaggio Maria, contribuisce ad esplorarne i pensieri e le
motivazioni interiori: dalla consapevolezza del destino delle donne in una cultura
maschilista, alla presa di coscienza della forza femminile e della magnifica
differenza.Quella di Maria, una vita talmente straordinaria che sollecita fortemente d’essere
raccontata e rappresentata. Qui, nella sua terra… ma non solo.