Da Partinico alle Madonie, da Corleone a Termini Imerese. Assistenza sanitaria in affanno all’Asp di Palermo e i sindacati insorgono. In una nota ai vertici dell’azienda sanitaria sono segnalate difficoltà organizzative e irregolarità contrattuali e si chiede un intervento urgente. Il documento porta la firma della quasi totalità delle sigle: Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Cgil Medici, Cgil Fp, Fesmed, la Fials, la Fials Fvm, Nursing Up e Uil Medici.
Sulle Madonie mancano medici e personale sanitario. In difficoltà l’ospedale Madonna dell’Alto di Petralia dove non è possibile assicurare ai cittadini sia le prestazioni in acuto, sia quelle in elezione. Critiche le condizioni dei reparti di pediatria degli ospedali di Corleone e di Partinico per la grave carenza di medici pediatri: tre medici a Corleone e due medici a Partinico, con turni scoperti che non consentono alle donne di partorire in sicurezza.
Altrettanto grave la situazione della Radiologia dell’ospedale di Corleone con un solo medico in organico e molti turni scoperti, cui si sopperisce spesso con la refertazione a distanza sull’ospedale di Partinico e sull’Ingrassia. Non possono mai essere effettuate né le ecografie, né le Tac con contrasto e in tali casi i pazienti vengono trasferiti all’Ingrassia.
E proprio all’Ingrassia è carente anche il personale medico e infermieristico del pronto soccorso con lunghe attese per gli utenti e turni massacranti per il personale: ci sono 11 medici invece dei 18 previsti. Sempre all’Ingrassia mancano infermieri e ci sono solo 5 ginecologi che fanno i notturni con notevole stress lavorativo e rischio clinico per le pazienti e per gli operatori.
Notevole carenza di personale anche nei Sert che compromette le giuste risposte ai bisogni dei cittadini.
A Termini Imerese da circa tre mesi non è attiva la Tac per il notevole ritardo nei lavori di sostituzione dell’apparecchiatura con continui trasferimenti dei pazienti all’Ingrassia e mancata attivazione dei posti Covid in questo ospedale.
A fronte di questa situazione, i sindacati segnalano che “vengono usate pochissimo le costose Risonanze Magnetiche dell’ospedale Partinico, di Villa delle Ginestre e dell’ospedale Ingrassia, ormai attivate dal 2012-2015 e mai entrate a pieno regime anche per la carenza di medici radiologi e di tecnici di radiologia.
I sindacati segnalano quindi “ritardi nei concorsi e nelle mobilità ed errori nei processi di valutazione del personale del comparto per la progressione economica. Inoltre non si procede alla stabilizzazione del personale comandato, infermieri, Oss, tecnici e medici che sarà costretto a tornare alle aziende di provenienza del nord con grave perdita di importanti professionalità”.
Tra le tante criticità anche la mancata applicazione contrattuale per i medici riguardo a turni festivi e altre voci di indennità. Dal mese di gennaio 2021, ad esempio, “non vengono retribuite le prestazioni aggiuntive effettuate per l’emergenza covid dai medici e dal personale del comparto”.
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