Idea Civica Petralia, un nuovo movimento sorto per costruire una visione politica nuova per Petralia Sottana e le Madonie, in data 27/02/2022 ha promosso un incontro pubblico di approfondimento e dibattito sull’accordo semestrale tra ASP6 e Fondazione Giglio Cefalù,La videoregistrazione dell’incontro è visibile a questo link https://youtu.be/VvldYlAO6OU.

Come risultanza dell’evento è stato elaborato un documento contenente delle domande che hanno lo scopo di fare luce su alcuni particolari rilevanti dell’accordo. Questo documento è stato inviato all’ufficio Protocollo del Comune di Petralia Sottana in vista della riunione della Sesta Commissione dell’Ars, che si è svolta la mattina del 2 marzo, e ha visto partecipare i Sindaci Madoniti e le sigle sindacali. 
Il documento integrale è rinvenibile su questo link
https://drive.google.com/file/d/1dFaXZmmge1vsm9ACmwjZzaFmdXJ2Owlh/view?usp=sharing

Con questa lettera, poniamo alcune domande specifiche che vogliono essere una richiesta di chiarimento sulle modalità operative e uno stimolo a mettere in atto ogni iniziativa, vista l’irreversibilità del provvedimento, per far si che questi sei mesi possano essere utili a lenire i tanti disagi vissuti dai cittadini madoniti in termini di assistenza sanitaria. Poniamo, infine, il problema di cercare soluzioni strutturali e durature che garantiscano il diritto alla salute dei cittadini madoniti.
Auspichiamo che le nostre domande, frutto di un confronto pubblico, siano state tenute in considerazione dagli organi competenti.

L’accordo semestrale tra Asp 6 e Fondazione Giglio di Cefalù, approvato con delibera
immediatamente esecutiva n. 00190 del 17 febbraio 2022, ha come intenzione primaria quella di
“garantire la continuità delle prestazioni assistenziali alla comunità madonita” vista la “grave
sofferenza a reclutare risorse”. Un intento nobile che viene affrontato, però, con una misura
emergenziale e che, purtroppo, non mette fine almeno all’annosa questione del riempimento della
pianta organica prevista con la delibera 1488 del 3 dicembre 2021 (che, è bene sottolineare, vedeva
già la soppressione di ulteriori servizi rispetto al precedente atto aziendale); un accordo che, alla
luce di una lettura approfondita del documento, rischia di tradire lo spirito che lo ha generato.
Poniamo, con questa lettera, alcune domande specifiche che vogliono essere una richiesta di
chiarimento sulle modalità operative e uno stimolo a mettere in atto ogni iniziativa perché, vista
l’irreversibilità del provvedimento, questi sei mesi possano essere utili a lenire i tanti disagi vissuti
dai cittadini madoniti in termini di assistenza sanitaria. Pertanto, anche nell’ottica di un riassetto
della sanità locale e alla luce dei fondi del PNRR che potrebbero passare per altri drastiche azioni,


DOMANDE SU PRESTAZIONI ED ASPETTI GESTIONALI
Nella delibera non sono indicate precise tipologie di intervento a fronte di un compenso comunque
definito. Perché non sono state elencate? Quali si pensa di effettuare?
Nel documento si parla anche di traumatologia. Questa riveste, per sua natura, carattere di urgenza.
Come si intende intervenire in caso di emergenza tenuto conto che il personale deve venire da
Cefalù?
In che modo verrà predisposta la presenza degli anestesisti a supporto vista la loro carenza?
È stata verificata che gli esami di laboratorio e quelli radiologici siano capaci di supportare
correttamente le prestazioni previste dall’accordo?
I materiali per la chirurgia ortopedica sono già presenti nel presidio ospedaliero o verranno portati
da Cefalù? Se presenti in loco, quali controlli sono stati fatti?
Come si darà continuità assistenziale? Chi e come seguirà il periodo post operatorio?
L’azione di OSS e infermieri a chi farà capo? Si prevede un accorpamento di ortopedia e chirurgia?
La centrale operativa del 118 prevederà la sosta all’ospedale di Petralia in caso di frattura o no?


DOMANDE SU ASPETTI DI MERITO, CARENZA DI ORGANICO E SULLE
PROSPETTIVE FUTURE
Quali sono nel dettaglio i problemi di reclutamento dei medici che l’assessore Razza ha lamentato
nella recente seduta dell’ARS?
Verrà attuata la delibera 1488/21 che determina l’attuale dotazione organica dell’ospedale
(cercando, inoltre, di riattivare il laboratorio analisi)?
Se si, nell’ottica di una riapertura e un rafforzamento dei reparti, non è possibile prevedere contratti
con durata adeguata (almeno un anno) con destinazione certa su Petralia ed eventuali incentivi
economici per lavorare in un’area montana?
La decisione di firmare l’accordo è stata partecipata ai sindaci e alle parti sociali del territorio?
È stata fatta una analisi costi benefici della convenzione ASP – GIGLIO? Era fattibile l’ipotesi di
assumere medici di PS per riportare i chirurghi attualmente lì impegnati ad operare nel proprio
reparto o prevedere una sinergia fattiva, in termini di personale, con l’ospedale di Temini Imerese?
C’è il rischio che con l’accordo GIGLIO – ASP si vada verso la privatizzazione del nosocomio?
Considerato che l’accordo è immediatamente esecutivo dal 17 febbraio 2022, come mai, ad oggi
(28/02/2022) non è stato avviato alcun tipo di servizio? Considerato l’ammontare del periodo totale
dell’accordo (6 mesi), 15 giorni di ritardo equivalgono alla non copertura di quasi il 10% del
servizio.
Premesso che l’azione sinergica tra Giglio e Asp vuole essere un’azione a “favore della comunità
madonita”, come si intende procedere una volta scaduta la convenzione? È prevista una
continuazione o si vuole ripristinare effettivamente l’ortopedia e rafforzare la chirurgia