Il Governo nazionale ha messo a punto tutta una serie di Bonus e di agevolazioni legate alla ristrutturazione di edifici e abitazioni private, al fine di adeguare le strutture ai più moderni standard qualitativi che consentano di ottenere un consistente risparmio energetico, e siano in grado di produrre una quantità inferiore di emissioni nocive per l’ambiente. Per accedere alle agevolazioni fiscali, è previsto un unico tipo di pagamento, che contiene le informazioni utili all’Agenzia delle Entrate per applicare la detrazione previste dai diversi bonus.

Questa tipologia di pagamento viene chiamata bonifico parlante, l’agenzia immobiliare Dove.it, a tal proposito ha stilato una guida apposita che indica nel dettaglio tutte le informazioni personali da inserire e quali sono gli interventi previsti dal Bonus Ristrutturazioni.

Il bonifico parlante è necessario per poter usufruire delle detrazioni fiscali legate all’Ecobonus, al Superbonus 110%, al Bonus ristrutturazioni, al Bonus verde e a quello per mobili ed elettrodomestici. Va detto, in maniera preliminare, che il bonifico parlante è diverso da quello ordinario, perché più dettagliato, e per effettuarlo è necessario recarsi presso la filiale della propria banca, presso un ufficio postale, oppure compilarlo tramite il servizio di home banking. Il bonifico parlante, infatti, rappresenta l’unica forma di pagamento che da modo di usufruire di tutte le detrazioni fiscali previste da Governo, per le quali non è possibile effettuare operazioni né in contanti o attraverso altre forme di pagamento come gli assegni o le carte di  credito.

In aggiunta ai dati richiesti per un bonifico bancario ordinario (estremi del beneficiario, iban e causale), il bonifico parlante prevede alcune specifiche, come il codice fiscale o la partita iva del beneficiario, e il codice fiscale di chi usufruisce dell’agevolazione. Viene inoltre richiesto di specificare quale è il Bonus per il quale viene richiesta la detrazione, oltre agli estremi della fattura relativa ai lavori effettuati.

Esiste la possibilità che il richiedente commetta qualche errore nella compilazione del bonifico parlante, o che egli utilizzi un metodo di pagamento diverso da questo che, ricordiamo, è l’unico che consente di avere accesso alle agevolazioni fiscali previste dai vari Bonus. Cosa bisogna fare in questi casi? E’ presto detto. Nel caso in cui il bonifico sia stato compilato in maniera errata, il contribuente dovrà presentare all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva che viene rilasciata dall’impresa che ha effettuato i lavori. Questa dovrà attestare l’accredito e l’avvenuta contabilizzazione del corrispettivo indicato.