“Tecnologia, tendenze del momento come il South Working e un’attenta pianificazione delle politiche giovanili possono innescare un cambio di rotta allo spopolamento in atto nelle Madonie”. Lo dichiara il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, Giuseppe Gennuso.
“Il territorio madonita, coi suoi borghi medievali e la sua quiete, è in grado di diventare il prossimo paradiso per i cosiddetti “digital nomad” – sostiene Gennuso -, quei lavoratori freelance o a distanza che sempre più spesso decidono di dire addio ai loro Paesi natali per girare il mondo e passare diversi mesi a lavorare in luoghi diversi dalle grandi città italiane ed europee. Attorno a questo nuovi stili di vita nascono vere e proprie comunità che possono dare nuove opportunità di impiego anche ai locali e possono portare nuove occasioni di guadagno”.
“A proposito di South Working – ricorda il presidente del MCL -, esiste già un’associazione di promozione sociale nata nel 2020 che si pone come mission quella di ripopolare i piccoli borghi, creando sia un flusso di turismo di ritorno per i nostri ‘expat’, sia per attirare stranieri e persone che mai hanno vissuto in quelle località, ma che desiderano avere una vita più rilassante, a misura d’uomo, senza inquinamento, e dove il caro vita è inferiore”.


“La comunità dei “south worker” inizia, infatti, ad attecchire anche sulle Madonie dove sono già stati creati, tra Isnello, Castelbuono e Petralia Sottana, un co-working e alcune reti per favorire a questi giovani lavoratori la socialità e il confronto reciproco. La Sicilia e le Madonie – prosegue – devono iniziare a puntare proprio su questo tipo di turismo per attirare nuovi lavoratori da remoto e rendere così i territori interni un punto di riferimento per questa comunità.

“Accanto ad una buona connessione internet, è fondamentale la creazione di spazi di co-working promossi dalle pubbliche amministrazioni. Come MCL- dichiara -, abbiamo iniziato a mappare una serie di luoghi pubblici non sfruttati e che potrebbero essere riqualificati, dandoli gratuitamente a questi ragazzi per permettere loro di lavorare all’interno e di mantenere viva la socialità”.

“Terremo alta l’attenzione dell’amministrazione regionale facendo sì che venga potenziata la rete del wi-fi pubblico nei borghi madoniti, così come si proceda a creare dei programmi di ‘animazione sociale’, creando – conclude – degli incoming con progetti come il Servizio Civile Internazionale e l’Erasmus Plus”.