Una ricognizione delle richieste di supporto da parte delle amministrazioni locali per i procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del Pnrr, così da coordinare al meglio il lavoro degli esperti selezionati dalla Regione Siciliana proprio a questo scopo. È l’iniziativa avviata dall’assessorato regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica e dall’Anci Sicilia, per venire in soccorso di tutti quegli enti locali che hanno bisogno di aiuto per semplificare e velocizzare le procedure amministrative necessarie ai progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
«Coinvolgere i Comuni in questa delicata fase è un segnale importante per partire col piede giusto e sfruttare al meglio le opportunità che le risorse del Pnrr possono offrire ai nostri territori – afferma l’assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica, Marco Zambuto – Stiamo lavorando insieme con l’Anci Sicilia ad altre iniziative destinate ad aiutare le amministrazioni locali in questo percorso».


«Una quota cospicua delle linee di investimento previste dal Pnrr vede un coinvolgimento diretto degli enti locali, i quali non solo sono chiamati a partecipare agli avvisi presentando progetti – dichiara Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia – ma dovranno anche realizzare, in tempi brevi, le opere pubbliche o le altre attività previste. Sostenere la capacità amministrativa degli enti locali siciliani, favorendo la velocizzazione di  procedure complesse propedeutiche alla realizzazione delle opere, attraverso il supporto di una task force di esperti,  può rappresentare un elemento strategico per migliorare i servizi offerti ai cittadini e le imprese e per realizzare nuove infrastrutture». «Un rafforzamento del coordinamento tra le amministrazioni centrali, la Regione siciliana e gli enti locali – aggiunge Orlando – è certamente la base da cui partire per raggiungere gli obiettivi sperati e per trasformare la grandissima opportunità di crescita economica e sociale  fornita dal Pnrr in un effettivo miglioramento della qualità della vita nell’Isola». La parola d’ordine è superare le criticità dovute a procedure troppo complesse, i cosiddetti “colli di bottiglia”, che spesso riguardano valutazioni e autorizzazioni ambientali, bonifiche, autorizzazioni nei settori delle rinnovabili, dei rifiuti, dell’edilizia e dell’urbanistica, degli appalti di lavori, in particolare nei beni culturali.Alla Regione sono state assegnate risorse per contrattualizzare 83 esperti di vari profili professionali e il piano territoriale prevede uno sportello di consultazione attiva e supporto al dipartimento regionale Urbanistica, task force territoriali coordinate dal Dipartimento tecnico negli uffici del Genio civile per il supporto dei Comuni e degli altri enti territoriali, task force centrale per le procedure coordinate dall’Ufficio speciale di Progettazione; altre task force ubicate al dipartimento Acque e Rifiuti e al dipartimento dei Beni culturali. Gli esperti non possono svolgere attività di progettazione o di direzione dei lavori, ma sono a disposizione delle amministrazioni comunali, delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi in cui si riscontrano “colli di bottiglia” amministrativi.

Le amministrazioni locali dovranno compilare uno specifico modulo che l’Anci Sicilia ha messo a disposizione sul portale www.pnrrsicilia.itSulla base di questa ricognizione sarà possibile definire, nell’ambito della cabina di regia istituita al dipartimento regionale della Funzione pubblica e a cui è affidato il coordinamento del piano territoriale, le modalità e la graduazione dei supporti richiesti dagli enti locali.