Mario Draghi ha riaperto il dibattito Superbonus tanto discusso in queste ultime ore. Troppi punti non al posto giusto e troppe falle in un sistema studiato ad hoc dal governo Conte II come misura urgente per il rilancio di un settore, quello edilizio, fermo per il Covid e non solo. L’atteggiamento dell’attuale Esecutivo sembra andare in antitesi rispetto a quello del precedente, che potrebbe essere ricordato anche come il governo dei bonus. Tanti, tantissimi lanciati nel corso delle prime due ondate di pandemia, per far fronte ad una situazione tanto drammatica quanto in picchiata libera.

Tutti i bonus del Governo Conte hanno dato il loro contributo. Perché quello dei bonus è un sistema che, proprio no, non passa di moda. E che applicano con successo, seppur a livello molto più piccolo, tutte le realtà industriali e i settori impegnati nel commercio. L’innovazione, dovuta al cambio del marketing e delle abitudini dei consumatori, consiste essenzialmente in questo. Stare al passo coi tempi significa anche notare che in un periodo di crisi la gente cerca l’occasione. E i bonus, di occasioni, ne offrono eccome. Quali settori occupano questa strategia? Fanno francamente fatica a contarsi

Il settore dei casinò online ha puntato tutto sui bonus senza deposito alla registrazione, particolari forme di incentivo poiché capaci di attivare le giocate degli utenti al primo login pur senza il deposito di alcuna cifra in denaro. Un sistema valido per la fidelizzazione, come si diceva, ma anche per allargare la propria base di clienti e giocatori, in un momento tanto drammatico come quello che sta, sembra, passando definitivamente.

Quello del beauty e dell’estetica vivono con bonus e voucher che consentono agli acquirenti di sfruttare particolari promozioni o trovare periodi idonei per qualche scontistica. I colossi del delivery lanciano, in convenzione con partner commerciali di rilievo, promozioni sulla consegna o scontistiche sui prodotti acquistati: un esempio è offerto dalla sinergia che spesso McDonald’s stabilisce con servizi come JustEat o Glovo.

Anche nel settore del trading e della finanza questo sistema serve per la fidelizzazione dei clienti e per la scoperta di nuovi possibili interessati. Servizi come SatisPay offrono credito a chi, nel rispetto di una serie di condizioni, “presenta” un amico. Vale veramente in tutti i settori, intrattenimento compreso: è un servizio di bonus anche PlayStation Plus, che anzi raddoppia: sconti e titoli gratuiti per i sottoscriventi. Insomma a Draghi il Superbonus, alla pari del cashback, non avrà detto niente. Eppure oggi, a muovere l’economia, quasi del tutto digitale, sono proprio questi innovativi “incentivi”.