LA VARIANTE AL PRG NON PUO’ DISCONOSCERE IL PROGETTO DELLA PIAZZA DELLA NUOVA FERMATA FERROVIARIA AGLI ATTI DEL COMUNE SIN DAL 2003. La revisione generale del PRG di Cefalù disconosce il progetto esecutivo della Piazza della nuova fermata ferroviaria di Cefalù, che è stato illustrato dai tecnici di RFI e della ToTo costruzioni il 26 novembre del 2015 e che, nella sua concezione di massima, è agli atti del Comune di Cefalù sin da quando, nel luglio del 2003, RFI sottopose al Consiglio comunale di Cefalù ai sensi dell’art.7 della L.R. 65/81 l’ultima versione del progetto definitivo del raddoppio ferroviario del lotto Ogliastrillo-Castelbuono, sulla cui base la Toto, nel 2012, si è aggiudicato l’appalto integrato del lotto medesimo.

Di quella piazza nessun cenno è fatto nella relazione generale del piano e quella piazza non è riportata nella planimetria dell’area interessata, come è disegnata nella planimetria del progetto esecutivo del raddoppio ferroviario che la prevede dislocata tra l’imbocco della galleria di accesso alla fermata sotterranea e l’attuale piazza della stazione, per assolvere, anche, alla funzione di “Centro urbano di aggregazione”, come sostenuto dall’ing Palazzo di RFI, il 26 novembre del 2015. Ebbene, considerato: – che il piano delimita tutte le aree di risulta della strada ferrata per destinarle ad uso pubblico; – che, per quanto dichiarato dal prof. Trombino in fase di illustrazione del piano, lo sfruttamento ad usi pubblici delle predette aree è demandata ad una successiva progettazione; – che il progetto esecutivo della Piazza della fermata costituisce irreparabile pregiudizio a tale sfruttamento nel tratto di strada ferrata dal passaggio a livello di Gallizza ad Ovest all’imbocco della galleria dell’attuale linea ferrata che sottopassa la rocca, ad Est. Ciò perché non consentirebbe di trasformare quel tratto di strada ferrata in asse viario continuo;

  • che è nella continuità di tale asse viario l’unica ed ultima possibilità per ottimizzare il traffico e la circolazione di bus ed autoveicoli nel cuore del centro urbano di Cefalù;
  • che, senza la continuità di quell’asse viario, l’accesso alla nuova fermata di autoveicoli e bus, dal lato di occidente, potrebbe avvenire soltanto lungo l’asse via Roma, via Martoglio, via Gramsci, come avviene attualmente, sino a paralizzarne il flusso nelle fasce orarie di apertura e di chiusura delle scuole;
  • OSSERVANO – che il progetto di revisione generale del PRG non può disconoscere, sino ad ignorarlo totalmente, il “progetto esecutivo” della piazza della futura fermata ferroviaria di Cefalù; – che tale “progetto esecutivo” deve essere inserito nella planimetria del tratto di strada ferrata che lo include; – che, ad inserimento avvenuto, il progettista del piano non può esimersi dall’esprimere il suo giudizio di urbanista sullo stesso. Tale giudizio non può prescindere da quanto lo stesso progettista ha scritto alla pagina 126 della sua relazione illustrativa, laddove Egli prescrive che il progetto di sfruttamento delle aree ferroviarie che andranno dismesse “dovrà prevedere la trasformazione della linea in viabilità pedonale e ciclo-pedonale ovvero se tecnicamente compatibile con tale funzione anche in viabilità per il trasporto collettivo con mezzi elettrici”.
  • Pertanto il giudizio non potrà non essere contrario alla piazza. Ciò perché delle due una: o la piazza o la viabilità ciclo-pedonale o con mezzi elettrici continua e senza interruzioni di continuità in corrispondenza della stessa. Continuità della viabilità che, destinata anche ad autoveicoli e bus, verrebbe tagliata e sbarrata dalla piazza per la dislocazione come disegnata nel progetto di RFI che è l’unica ed ultima possibilità per migliorare ed ottimizzare l’assetto viario ed infrastrutturale nel cuore del centro urbano di Cefalù.