Per la prima volta, tutte le associazioni forensi presenti sul territorio palermitano hanno formato un Coordinamento, caso unico in Italia, e riunitesi hanno stilato un documento per rispondere agli attacchi che il presidente della Corte d’Appello di Palermo, Matteo Frasca, a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, tenutasi lo scorso 22 gennaio, ha rivolto alla classe forense palermitana o, comunque, a una parte di essa in merito all’utilizzo del gratuito patrocinio.
In un passo della sua relazione, consegnata alla stampa, infatti, il presidente ha avuto modo di affermare che l’istituto del patrocinio a spese dello Stato, per come utilizzato, costituirebbe una “anomala forma di sostegno del reddito di una parte del Foro”. Una presa di posizione grave perché, da un lato, colpisce in modo indifferenziato gli avvocati e, dall’altro, non tiene conto del fatto che il cosiddetto “gratuito patrocinio” rappresenta l’unica modalità attraverso la quale i cittadini, in particolare di una città redditualmente depressa come Palermo, accedono alla tutela giurisdizionale dei propri diritti o, comunque, esercitano il loro diritto di difesa laddove sottoposti a procedimento penale.
Dinanzi a queste parole, che fanno seguito a una lunga serie di recenti tentativi di delegittimazione dell’avvocatura da parte di altre Istituzioni giudiziarie, dei rappresentanti della politica e di parte della stampa, le associazioni forensi maggiormente rappresentative del circondario palermitano, riunitesi in assemblea, hanno deciso di dare vita ad un coordinamento permanente che abbia tra i suoi obiettivi:
intensificare il rapporto di collaborazione con i propri rappresentanti locali e nazionali (COA, OCF e CNF) per costruire una relazione ancor più proficua tra iscritti e istituzioni forensi;
programmare e coordinare iniziative comuni a tutela della categoria.
Con specifico riferimento al tema del Patrocinio a spese dello Stato, i sottoscritti rappresentanti delle associazioni, facendo integralmente proprio il comunicato sottoscritto da tutti i presidenti dei Consigli degli Ordini del distretto, che ha prontamente stigmatizzato l’accaduto, si riservano di redigere nei prossimi giorni un documento contenente tutta una serie di proposte concrete da sottoporre, per il tramite dei propri rappresentanti istituzionali, al presidente della Corte d’Appello al fine di affrontare e risolvere le reali criticità dell’Istituto nell’ottica di un dialogo costruttivo, che non perda di mira il fine che accomuna tutti gli operatori della Giustizia: la tutela dei diritti.
Le Associazioni:
Associazione degli Avvocati Previdenzialisti – AdAP
Associazione dei Delegati Custodi Curatori – ADCC
Associazione dei Giuristi Siciliani – AGIUS – ANF
Associazione Italiana Avvocati – AIA
Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia e Minori – AIAF
Associazione Italiana Giovani Avvocati – AIGA
Avvocati e Società Civile-Autorevolezza e Legalità
Associazione Nazionale Avvocati Italiani – ANAI
Avvocati Penalisti del Distretto
Camera Avvocati Tributaristi – CAT
Camera Civile
Camera Minorile “Orazio Campo”
JUS
Movimento Forense – MF
Progetto Forense
Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia – ONDIF
Unione Avvocatura Siciliana-UAS
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