“Non ci sono tecnici a sufficienza nelle Asp siciliane per redigere le schede di intervento per le case di comunità, per gli ospedali di comunità e per le centrali operative territoriali previsti dal Pnrr, e la scadenza ministeriale è a fine mese: è la cronaca di un fallimento annunciato”.
La denuncia è del deputato M5S all’Ars Giorgio Pasqua, che, assieme ai colleghi 5 stelle della sesta commissione, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca, porterà la vicenda in commissione Salute per chiedere ampie e dettagliate spiegazioni all’assessore Razza di “una vicenda che rischia di minare alle fondamenta una parte importante del piano nazionale di ripresa e resilienza”.
“Entro il 28 febbraio – dice Pasqua – secondo quanto previsto dalle prescrizioni ministeriali, va caricata sul portale di Agenas tutta la documentazione relativa ai 238 interventi previsti, operazione praticamente impossibile visti gli enormi buchi di organico che hanno gli uffici tecnici delle Asp”.
“Tutte le Aziende sanitarie siciliane – spiega Pasqua – sono a corto di personale tecnico. C’è una carenza di circa due terzi della dotazione organica, parliamo almeno di 200 persone in meno tra ingegneri, geometri e collaboratori tecnici e amministrativi, cosa che mette gli uffici tecnici delle Asp nelle condizioni di non potersi occupare nemmeno delle questioni ordinarie, figuriamoci se in pochissimi giorni riusciranno a mettere a punto schede di interventi anche abbastanza complessi. Rispettare la scadenza è impossibile, anche nell’ipotesi in cui i tecnici in organico non siano sottoposti a tour-de-force incredibili, cosa che sta già avvenendo, esponendoli a prevedibili errori. A questo proposito ci pare doveroso mettere in chiaro una cosa: a nessuno venga in mente di scaricare su questi dipendenti le colpe di forse inevitabili sbagli. Non accetteremmo assolutamente che diventino i capri espiatori di inadempienze che sono esclusivamente dell’assessore Razza e del governo Musumeci”.
“Razza – conclude Pasqua – sapeva già settembre di questa scadenza. Doveva muoversi per tempo, pigiando a tavoletta sul fronte assunzioni, puntando sui concorsi a soli titoli, che potevano essere espletati velocemente. Invece non ha fatto nulla, come non ha fatto nulla anche sul fronte della concertazione con sindaci e sindacati, altro aspetto inaccettabile della vicenda”.
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