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Arriva l’obbligo della fatturazione elettronica anche per i forfettari: gli step necessari per adeguarsi

Nel triennio 2019-2020-2021 l’Italia aveva introdotto l’obbligo della fatturazione elettronica, non solo per le operazioni con la Pubblica Amministrazione, ma anche per le cessioni di beni e servizi tra soggetti privati, intesi come partite IVA e consumatori finali.

Un obbligo dettato principalmente da due esigenze. La prima riguarda la lotta all’evasione fiscale, una delle problematiche dell’economia italiana che, ogni anno, sottrae milioni di euro alle casse dello Stato.

I numeri sono stati ottimi, in quanto sono state recuperate molte somme che negli anni precedenti venivano evase. In tale ottica la fatturazione elettronica ha rappresentato un grande vantaggio.

La seconda esigenza è da leggere soprattutto in chiave ecologica. Si parla tanto di dematerializzazione, ovvero di eliminazione di documenti cartacei che hanno un notevole impatto sull’ambiente circostante.

La fattura elettronica sostituisce la fattura cartacea, condizione che riduce in maniera significativa la produzione di carta, ma anche l’usura di toner, cartucce e stampanti, che determinano anche costi maggiori che gravano sul budget aziendale.

Inoltre, si ottimizzano anche gli spazi nelle aziende poiché gli ingombranti faldoni cartacei, che fino a poco tempo fa mangiavano centimetri importanti, lasciano spazio alle e-fatture custodite comodamente nei computer, senza il minimo ingombro fisico.

Alla luce degli ottimi risultati ottenuti, l’Italia ha chiesto ed ottenuto dall’Unione Europea la possibilità di estendere l’obbligatorietà delle fatture elettroniche anche per il triennio 2022-2023-2024.

Le novità però non sono finite qui. Tra i soggetti obbligati ad emettere fatture elettroniche ci sono anche le partite IVA forfettarie, che invece finora ne erano escluse.

Chi finora ha emesso fatture cartacee, deve dunque necessariamente convertirsi al digitale. Un passaggio che può risultare meno traumatico se si utilizza un software di fatturazione elettronica semplice ed accessibile per tutti, come Easyfatt di Danea.

Uno strumento che semplifica notevolmente la gestione del processo di fatturazione per professionisti e aziende, snellendo tutti i passaggi; fornisce un ottimo supporto di controllo per quanto riguarda la gestione fiscale aziendale a 360°; offre una serie di funzionalità extra che facilitano i vari step relativi alla logistica, al magazzino, ai preventivi ecc.

Va sottolineato che molti forfettari, ancora prima dell’obbligatorietà dell’e-fattura, hanno comunque deciso di passare al digitale per sfruttarne tutti i notevoli vantaggi.

Oltre ai benefici precedentemente elencati, bisogna infatti fare un discorso legato alla stessa produttività dell’attività, che riguardi un’azienda, un libero professionista o una partita IVA. Gestire tutte le fatture su un computer, o un dispositivo digitale, risulta molto più facile e si riduce il rischio di fare errori, rendendo l’intera gestione più fluida.

Ma anche qualora si dovesse sbagliare c’è comunque la possibilità di correggerlo con un semplice clic, senza perdite di tempo che possono determinare notevoli ritardi nei pagamenti, ma anche nella consegna degli ordini.

Foto di Mikhail Nilov da Pexels

redazione

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