Attualità

La Sosvima presenta il Progetto pilota per le Madonie, Identità, Innovazione, Irretire 

Presentato al Ministero dello Sviluppo Economico il Progetto Pilota Madonie denominato “Identità, Innovazione Irretire” avente un valore complessivo di circa 15,3 milioni di euro.

A darne notizia è Alessandro Ficile, Amministratore Unico della SO.SVI.MA. Spa e Soggetto Responsabile del Patto territoriale delle Madonie “Siamo felici di poter comunicare che con ben 8 giorni di anticipo rispetto al termini di consegna fissato dal MISE per il 15 febbraio p.v., stamattina abbiamo provveduto alla presentazione del progetto pilota che ha visto impegnato il partenariato socio-economico ed il tessuto produttivo ed istituzionale dei 21 comuni coinvolti dal 9 febbraio dell’anno scorso, prima con assemblee e video-incontri, per continuare con l’elaborazione degli avvisi pubblici ed infine con l’istruttoria dei progetti pervenuti e con la redazione del Progetto Pilota”   

Un Progetto Pilota che mobilita complessivamente 15.284.572,55 di euro, così ripartiti:

Fonti finanziarieImporto
Risorse MISE8.470.862,82
Cofinanziamento privato3.100.849,73
Cofinanziamento enti pubblici2.642.000,00
Cofinanziamento Istituti di Credito1.070.860,00

Come risulta del tutto evidente, a fronte di un contributo che viene richiesto al MISE di 8.470.862,82 euro, il territorio è riuscito ad attivare una pluralità di fonti finanziarie pari a 6.813.709,73 euro, che consentiranno di amplificare al massimo gli effetti positivi dell’intervento oltre che ad attivare una significativa leva finanziaria in gradi di assicurare:  

  • ricadute occupazionali per 90,70 Unità Lavorative Annue;
  • l’incremento del 260 % circa del volume di fatturato delle imprese coinvolte;
  • la nascita di 19 nuove imprese;
  • la costituzione di due reti di imprese;
  • il miglioramento delle dotazioni infrastrutturali: 9 interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche negli attrattori culturali e non; 4 percorsi turistico-culturali all’interno dei comuni del Patto;  7 percorsi di mobilità sostenibile ed altrettanti mezzi di trasporto pubblico alimentati elettricamente; la realizzazione di una piattaforma digitale per la prenotazione e la commercializzazione dell’offerta turistica

Gli interventi privati si collocano, con una sola eccezione, sotto la soglia dei 250.000,00 euro circa e quindi sono tutti facilmente gestibili sia sotto il profilo tecnico-amministrativo che finanziario; tutti hanno il grande pregio di intervenire in maniera chirurgica (specie avuto riguardo alla filiera turistico-culturale-naturalistica) sul fronte del miglioramento dei servizi erogati e nella loro sapiente diversificazione alla luce delle attese dei mercati di riferimento e delle tendenze evolutive.

Dei 50 interventi privati che compongono il progetto pilota ben 32 pari dunque ad oltre il 64% sono dotati di specifica e puntuale certificazione bancaria attestante la capacità finanziaria dell’impresa proponente a garantire l’apporto dei mezzi propri nella misura pari ad almeno il 30% oltre l’IVA di legge. E quindi a garantire un apporto di mezzi propri superiore a quello previsto dal Bando del MISE che ne fissava la soglia al 25%. Su questo preciso aspetto –continua Alessandro Ficile – desidero ringraziare in maniera particolare le Banche di Credito Cooperativo del territorio e segnatamente la BCC “Madonie” e la BCC “Mutuo Soccorso” di Gangi, per aver ancora una volta mostrato sensibilità e professionalità nell’accompagnare e sostenere le aziende del territorio non solo con le certificazioni bancarie ma con l’impegno ad erogare loro mutui a tassi ridotti.

Anche questo risultato è stato fortemente voluto dal momento che tra i criteri di valutazione, l’Avviso Pubblico “Madonie”, prevedeva espressamente l’attribuzione di un punteggio premiale alle iniziative imprenditoriali che fossero in grado di dimostrare una specifica e puntuale attestazione bancaria in ordine al possesso dei mezzi propri necessari alla realizzazione delle progettualità presentate.  Risultato quindi frutto, ancora una volta, di una scelta voluta e non lasciata al caso!

Altro aspetto che rileva ai fini della valutazione complessiva del Progetto Pilota è legato all’individuazione del regime di aiuto per le iniziative imprenditoriali. L’adozione del de minimis è dovuta agli effetti -in parte ancora da superare- della crisi pandemica e della conseguente crisi socio-economica che ha letteralmente fiaccato il tessuto produttivo, costringendolo a dare fondo a tutta la loro liquidità ed alla loro capacità di indebitamento per evitare di chiudere.

Questo è stato uno degli argomenti maggiormente dibattuti e sui quali il Partenariato istituzionale e socio-economico del territorio, che desidero ringraziare per l’impegno profuso e le indicazioni rassegnateci, si è confrontato per poi pervenire alla predetta opzione. Gli interventi contenuti nel Progetto Pilota, sono diffusi, interessano l’intero territorio, hanno dimensioni finanziarie ridotte ed anche per questo sono del tutto sostenibili e non solo dal punto di vista finanziario.

Su quest’ultimo aspetto, non appare superfluo far emergere come gran parte degli interventi hanno assunto quale dimensione di investimento strategica, il perseguimento dei principi di sostenibilità ambientale e segnatamente quelli relativi alla riduzione sia del consumo di suolo che di quelli energetici e quindi per converso della riduzione delle emissioni climalteranti.

E’ del tutto evidente che i tanti interventi che agiranno sul piano dell’efficientamento energetico degli impianti così come su quello della sostituzione di linee produttive energivore con macchinari e linee produttive a basso impatto energetico, produrranno una riduzione dei costi di gestione delle imprese e quindi avranno effetti positivi ai fini della sostenibilità finanziaria delle stesse. 

A questo punto –conclude Alessandro Ficile- non posso esimermi dal ringraziare dal profondo del mio cuore l’intera struttura tecnica ed amministrativa della SO.SVI.MA. Spa senza il cui continuo apporto, dedizione e impegno che è andato ben oltre il normale orario di lavoro, non saremmo riusciti a raggiungere questo primo ma importante risultato.

Adesso non ci rimane che attendere gli esiti della valutazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.

Redazione

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