Nel calciomercato odierno la maggior parte delle squadre sonda tra le offerte disponibili in Italia o all’estero alla ricerca di un attaccante fisico bravo a svettare di testa sovrastando i difensori avversari, capace di gonfiare la rete, uno di quei profili alla Luca Toni.

L’inizio di carriera 

L’attaccante nato a Pavullo nel Frignano (Mo) nel 1977,ha indossato nella sua carriera  numerose maglie. Lascia la squadra di ragazzini del suo paesino prima di entrare nelle giovanili del Modena a 13 anni,debuttando poi con la maglia gialloblù in Serie C, segnando la prima doppietta contro la Fiorenzuola (sua futura squadra).

Il club retrocede ma viene ripescato, e così anche la stagione successiva disputa lo stesso campionato.

Nel 1996 passa in prestito all’Empoli allenato da Luciano Spalletti, in una stagione storica perché si concluderà con la promozione in Serie A.

Lui però non esordirà in massima serie ma sarà girato in Serie C, proprio alla Fiorenzuola,  ma troverà poco spazio, dovuto a causa di un rapporto non proprio idilliaco con il mister che farà pensare a Toni anche di appendere precocemente gli scarpini al chiodo. Per fortuna desiste ( chissà cosa sarebbe successo nel 2006 senza il bomber modenese).

Trascorre ancora alcune stagioni nelle categorie inferiori fino a quando il Vicenza, su consiglio del Ds Sagramola, decide di dargli fiducia, spalancandogli finalmente le porte della Serie A.

L’esordio in Serie A

L’esordio nella massima serie avviene a 23 anni in un Vicenza Milan terminato con la vittoria dei rossoneri per 2-0, ma anche se il risultato non è dei migliori, e a fine stagione, arriverà la retrocessione, sicuramente per Toni questo si trasforma in un momento indimenticabile.

Nonostante la retrocessione l’attaccante si conferma un prospetto interessante e il Brescia decide di puntare su di lui, pagando 30 miliardi di vecchie lire, cifra  che lo rende l’acquisto più caro nella storia del club.

Il primo anno segna 13 reti, mentre nella seconda  stagione subisce un grave infortunio che lo lascia fuori per parecchie partite, ma il suo valore rimane immutato.

Gli anni della maturazione

Il Palermo lo acquista e per il giocatore non è un problema scendere di categoria.La scelta del compianto presidente Zamparini si dimostra una bella intuizione dato che vincerà il titolo di capocannoniere con  un bottino di 30 gol in 45 partite, portando i compagni a festeggiare l’arrivo in Serie A.

Anche salendo di livello, dovendo affrontare squadre sulla carta più forti, le sue prestazioni non ne risentono anzi, il Palermo disputa una stagione da record grazie alla quale arriva la qualificazione in Europa, con il bomber che segnerà sul proprio taccuino 20 reti.

Il biennio viola

Nell’estate del 2005 passa alla Fiorentina, diventando ben presto un beniamino della piazza.

Attraverso gol e prestazioni supera i record di Batistuta e Hamrin (26 gol) vincendo il titolo di capocannoniere e aggiudicandosi la scarpa d’oro, prima volta per un calciatore italiano, con un totale di 31 marcature.

Luca Toni Numero Uno”

A 30 anni ha l’età giusta per provare un’esperienza in un top club estero come il Bayern Monaco che sceglie di puntare su di lui, investendo 11 Milioni di euro.

I tifosi tedeschi impazziscono per l’attaccante e così gli dedicano alcuni cori e striscioni e  Toni si conferma bomber di razza.

A fine stagione festeggerà Campionato e Coppa di Germania,  segnando in finale  una doppietta decisiva.

L’anno successivo somma 25 presenze e 14 reti di cui 3 in Champions League.

Dopo un rapporto conflittuale con Louis Van Gaal, torna in Italia  e inizia a girovagare tra Roma, Genoa, Juventus prima di andare addirittura in Arabia Saudita.

La sua carriera sembra essere giunta al termine, ma il destino ha in serbo ancora delle sorprese.

La rinascita 

A 35 anni torna a Firenze disputando 27 presenze e 8 reti.

Luca Toni non vuole smettere, si sente ancora in forma e continua ad avere la passione di un ragazzino così accoglie la proposta del Verona.Nella città di Romeo e Giulietta stupisce tutti diventando il capocannoniere più longevo con 22 marcature in 38 partite.

Il suo ultimo gol lo segna contro la Juventus nel 2016 a quasi 39 anni prima di ritirarsi e iniziare una nuova carriera da commentatore sportivo.

L’estate del 2006, il sogno azzurro

Luca Toni è stato uno dei protagonisti della nazionale allenata da Marcello Lippi durante il Mondiale del 2006, diventando capocannoniere dell’Italia con due reti, entrambe  segnante contro  l’Ucraina nei quarti di finale.