Un viaggio alla scoperta dei sentieri del parco, della miniera di sale fossile di Petralia Soprana ma anche di alcuni dei protagonisti che abitano questi luoghi. Il lavoro di Gianfranco Anzini sarà trasmesso stasera ( domenica )alle 22.10 su Rai 5.
Palermo e le sue montagne saranno le protagoniste del documentario “Madonie generose” di Gianfranco Anzini, in onda alle 22.10 su Rai5. L’autore va alla scoperta degli aspetti meno noti di questi monti, ricchi d’acqua e di sentieri da scoprire camminando, tra frammenti di bellezza che lo scorrere del tempo ha depositato in luoghi poco accessibili: in crepacci o caverne, dentro chiese e palazzi, nel sottosuolo, oppure in boschi inerpicati in alto.
A guidare nella scoperta c’è Maria Di Fina, di Polizzi Generosa, caposquadra degli operai della forestale dell’Ente Parco delle Madonie, a salvaguardia delle fasce boscate di conifere e di faggete. Obiettivo anche su Petralia Soprana e la sua gigantesca miniera di sale fossile, dove è recentemente è nata anche una galleria di arte moderna, dove vengono raccolte sculture realizzate da grandi blocchi di sale. E una miniera è quella dove lavora Giovanni Marramà, di Gangi. Luoghi il cui fascino ha conquistato anche il geologo minerario Gaetano Lombardo originario della provincia di Messina, o Ivan Trovato, giornalista e documentarista, che da Taormina ha deciso di venire a vivere a Petralia Sottana.
Un altro tra i pezzi pregiati delle Madonie gode perfino del riconoscimento da parte dell’Unesco. È un tesoro vivente vero e proprio e si chiama Damiano Sabatino di Bompietro: da anni si dedica all’intaglio di un oggetto tipico delle escursioni in montagna: il bastone da passeggio. Altri protagonisti del racconto sono Biagio la Rosa e la sua cavalla Flica, a Caltavuturo; Petra Gottfried, tedesca, che vive in una frazione di Petralia Soprana; Sofia Muscato, attrice di Valledolmo; Gandolfo Pagano, designer e musicista, che progetta e suona nella casa di famiglia a Polizzi Generosa, dove ha incontrato anche due artisti tedeschi, Willehad Grafenhorst, musicista, e Fine Kwiatkowski, danzatrice; Nino Vetri, scrittore e musicista anche lui, che torna spesso nella vecchia casa di famiglia di Geraci Siculo; e Michelangelo Lacagnina, pittore, che si è invece appassionato di Polizzi e delle Madonie, attraverso Domenico Dolce, lo stilista originario di Polizzi e creatore con Stefano Gabbana di un marchio celebre in tutto il mondo.