Dov’eri Signore…

Quando agli spari di cannone rispondeva l’urlo agghiacciante di morte,
mentre il dolore dilagava e le madri non avevano più lacrime,
non avevano più cuore, non avevano più nulla cui aggrapparsi.

Dov’eri Signore…

Quando il pianto degli orfani risuonava nel silenzio
rotto dal rombo di caccia bombardieri
e i sogni venivano infranti dalla violenza,
dall’orrore, dalla sete di potere
conquistato con sangue innocente.

Dov’eri Signore…

Quando gli occhi vedevano intorno solo distruzione,
rovine, desolazione, giardini di pietra circondati da filo spinato,
fantasmi di case bruciate, castelli di sabbia dissolti,
brandelli di gioie passate, il tempo dei giochi finito dentro un pigiama a righe,
teatro spettrale d’immane tragedia.

Dov’eri, mentre mani, sì, mani pietose
erigevano croci su cumuli di terra,
tombe senza fiori, tombe senza nome, segnate da numeri,
vite strappate alla vita.

Dov’eri, mentre in tanti venivano trucidati,
i loro corpi torturati, martoriati,
l’innocenza macchiata, insanguinata,
avvolta nel nerofumo delle fornaci,
gli occhi elevati a Te, imploranti perdono per i carnefici,
giustizia e verità per non dimenticare…

Perdonami Signore, per aver dubitato,
so che eri lì, mentre le tue lacrime bagnavano la terra
che germogliava semi di speranza, pace e libertà.

Margherita Neri Novi