Termini Imerese: Cgil e Spi scrivono al sindaco per rendere operative quanto disposto dalle linee guida per la programmazione del Piano di zona 2021, passaggio propedeutico alla costituzione della Rete per la protezione e l’inclusione sociale, “strumento essenziale per prendere parte alla progettazione dei piani di zona socio sanitari”.
La lettera di Cgil Camera del Lavoro di Termini Imerese e dello Spi Cgil Palermo, inviata al sindaco Maria Terranova, primo cittadino del Comune capofila del distretto socio sanitario 37 di Termini Imerese, è anche un sollecito per gli altri comuni che fanno parte dello stesso distretto, ovvero Aliminusa, Caccamo, Caltavuturo, Cerda, Montemaggiore Belsito, Sciara, Scillato, Sclafani Bagni, Trabia.
La stipula è in ritardo: il comitato dei sindaci del distretto avrebbe dovuto sottoscrivere la convenzione tra i Comuni di ambito, creando il soggetto giuridico per l’attuazione delle Politiche sociali nei 10 comuni del distretto, entro 40 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale delle linee guida per la progettazione dei piani di zona 2021, avvenuta il 30 luglio scorso.
La mancata adozione comporta – osservano Cgil e Spi – la sospensione del trasferimento dei fondi ai distretti socio sanitari inadempienti e il commissariamento.
“Resta per noi prioritario – dichiarano Laura Di Martino, responsabile Camera del Lavoro zonale di Termini Imerese, Palma Magrì, segretaria lega Spi di distretto e Giuseppe Guarcello (foto), segretario Spi Cgil Palermo – che si proceda alla convenzione tra i 10 comuni del distretto socio sanitario di Termini Imerese, come da noi sollecitato all’ultima riunione del tavolo unitario permanente, istituito con le confederazioni e le categorie dei pensionati. E che si convochi la rete territoriale per la protezione e l’inclusione sociale. Bisogna avere una visione chiara di come devono essere utilizzate le risorse nazionali sulle politiche sociali (piani di zona) e sulla progettualità degli investimenti della missione 5 del Pnrr, privilegiando una programmazione integrata delle risorse che arriveranno in questo territorio”.
“L’opportunità data dai fondi – aggiungono Laura Di Martino, Palma Magrì e Giuseppe Guarcello – non va sprecata bensì programmata sui reali bisogni delle 65 mila persone dei comuni del distretto. Abbiamo appreso che il Comune di Termini Imerese ha nei tempi inviato le manifestazioni di interesse per tutte le aree di intervento previste nella misura 5 ‘coesione e inclusione’ del Pnrr, ad eccezione di quella per l’ ‘housing first povertà estrema’. Bene. Ma restiamo ora in attesa dell’incontro con le parti sociali e degli adempimenti per far partire, nel confronto, la programmazione dei piani di zona 2021. Non vorremmo che, come in passato, le risorse rimanessero improduttive nei bilanci dei Comuni, quando la programmazione non fu fatta per tempo e i progetti non vennero redatti”.
Dopo la sottoscrizione della convenzione è prevista, sempre dalle linee guida regionali, l’istituzione dell’ufficio piano, organo tecnico amministrativo istituzionale, e della rete per la protezione e l’inclusione sociale, luogo di partecipazione e di rappresentanza dei diversi soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nelle politiche di welfare. La rete è deputata alle attività di programmazione e concertazione su infanzia adolescenza e responsabilità familiari, disabilità e non autosufficienza, povertà ed esclusione sociale.