L’Istat ha pubblicato i dati sulla fiducia dei consumatori a dicembre; dopo la flessione riscontrata nel mese di novembre, fa registrare una lievissima crescita, passando da 117,5 a 117,7.
Una variazione quasi impercettibile, che conferma l’andamento altalenante del dato; variazioni che documentano la persistente instabilità che caratterizza lo stato d’animo dei consumatori, ora più che mai fortemente preoccupati per una condizione economica, sanitaria e sociale difficile.
Il sistema economico e il Paese intero continuano a subire le conseguenze della pandemia e le famiglie devono affrontare gravi disagi, in un contesto incerto e in continua evoluzione. Ad aggravare ulteriormente la situazione si aggiungono i continui rincari: i dati sull’inflazione, a novembre segnano un incremento su base annua del +3,7%.
Intanto, come di consueto, l’Autorità per l’Energia ha aggiornato le tariffe trimestrali per l’energia elettrica e il gas. Un appuntamento atteso con ansia, soprattutto alla luce delle forti tensioni registrate nel corso dell’ultimo anno in tali settori. Nonostante gli interventi del Governo, gli aumenti ci saranno e incideranno pesantemente sui bilanci familiari: si prevede, infatti, un incremento del +41,8% per il gas e +55% per l’elettricità. Ciò comporterà, rispetto ai 12 mesi precedenti, un incremento per l’energia elettrica di circa 334 euro/anno. Per il gas, invece, rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, l’incremento sarà di circa 610 euro/anno.
“Eppure, nonostante i prezzi di molti prodotti e servizi siano lievitati, e seppur molte famiglie siano in difficoltà economica, i palermitani non hanno rinunciato del tutto ai regali di Natale, specialmente quelli dedicati ai bambini” dichiara Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo “Ogni famiglia, per i regali di Natale, quest’anno, ha speso mediamente 119,20 Euro, con un calo del -2,2% rispetto al consuntivo del 2020. Molti hanno comprato online (3 su 10), ma gran parte ha preferito ancora recarsi nei negozi tradizionali, per verificare la qualità dei prodotti e non rischiare di avere problemi con la spedizione o con la conformità del prodotto stesso”.
Passato il Natale, si è iniziato già a pensare ai saldi invernali. Per il 2022, la data da ricordare è il 2 gennaio per la Sicilia e la Basilicata e il 3 per la Valle D’Aosta, mentre per il resto delle regioni gli sconti inizieranno il 5 gennaio.
“L’incremento rapido ed esponenziale dei contagi getta una ombra sugli imminenti saldi. Il rischio di cambio di colore e nuove e più severe restrizioni fa si che ipotizzare previsioni sul giro di affari dei prossimi saldi invernali è praticamente impossibile”, conclude Vizzini.
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