“Uno degli obiettivi del PNRR è la riduzione del divario territoriale tra Nord e Sud. Grazie a Quota Sud abbiamo vincolato il 40% di queste somme a favore delle regioni meridionali. Si tratta di un’opportunità storica per il nostro Paese che può garantirci la ripartenza economica. Per questo è importante raggiungere gli obiettivi previsti nel piano. La loro attuazione, tuttavia, è collegata alla capacità operativa degli enti locali e dobbiamo fare il possibile affinché gli enti territoriali siano messi nelle condizioni di poter raggiungere i risultati che ci siamo prefissati”. Lo dichiara Roberta Alaimo, deputata alla Camera del Movimento 5 Stelle. “Anche grazie al lavoro della nostra Dalila Nesci, Sottosegretaria di Stato per il Sud e la Coesione territoriale – afferma Alaimo – abbiamo supportato gli enti locali con delle misure specifiche. Per ovviare alla problematica della carenza di organico, per esempio, abbiamo previsto un fondo da 30 milioni di euro per l’anno dal 2022 al 2026 grazie al quale sarà possibile assumere esperti nei Comuni con meno di 5.000 abitanti. Inoltre, le pubbliche amministrazioni potranno assumere ulteriore personale al solo scopo di realizzare i progetti previsti dal PNRR, con le relative spese, se ritenute ammissibili, inserite a carico dei progetti”. “Inoltre, aggiunge la deputata M5S – sono già operativi i primi 778 tecnici e abbiamo avviato le procedure per il reclutamento di altre 2.022 unità a supporto delle amministrazioni impegnate al Sud nell’attuazione delle politiche di coesione nazionali ed europee.

Per i comuni fino a 30mila abitanti, le Province e le Città metropolitane del Sud, delle aree interne e delle regioni Umbria e Marche, hanno a disposizione le risorse per concorsi di idee e progetti in ambito urbanistico e di innovazione sociale. I Comuni fino a 5.000 abitanti possono scegliere di impegnare le risorse anche direttamente per studi di fattibilità tecnica ed economica”.  “Guardando ai comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti – spiega Alaimo – hanno la possibilità di affidare incarichi di consulenza e collaborazione a esperti qualificati per accelerare i progetti del PNRR con una spesa massima di 300.000 euro l’anno. Se si trovano in una condizione di predissesto potranno anche potenziare l’organico degli uffici alle dirette dipendenze del sindaco o degli assessori, assumendo collaboratori con contratto a tempo determinato. Le Regioni, poi, hanno la possibilità di assumere 1.000 professionisti ed esperti chiamati a fornire supporto ai procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del PNRR, anche in questo caso con una quota del 40% riservata al Sud. Potranno anche utilizzare risorse dei Programmi operativi complementari, finanziati dai Fondi strutturali europei e cofinanziati con risorse nazionali, per azioni di supporto tecnico e operativo all’attuazione dei progetti del PNRR”. “Anche l’Agenzia per la Coesione territoriale – continua la deputata pentastellata – potrà stipulare contratti di collaborazione a personale specializzato e professionisti, che andrà a supportare Comuni, Province e Città metropolitane del Mezzogiorno.

Per la progettazione e la realizzazione dei progetti di edilizia scolastica finanziati dal PNRR, l’Agenzia organizza anche una task force di supporto ai Comuni, ulteriormente potenziata ed estesa fino al 2025 grazie al finanziamento di 63 milioni di euro dal PON Governance. Le società in house dello Stato come Consip, Invitalia, Difesa Servizi e Sogei mettono a disposizione esperti qualificati per il supporto tecnico-operativo a favore delle amministrazioni locali. Il costo può andare a carico dei relativi progetti del PNRR ammessi a finanziamento. Consip fornisce inoltre azioni di formazione del personale, nonché contratti e servizi di supporto per rafforzare la capacità delle stazioni appaltanti. Le amministrazioni possono infine sottoscrivere convenzioni con Cassa Depositi e Prestiti, che direttamente o tramite le società controllate fornisce assistenza e supporto tecnico-operativo”. “In totale – conclude Alaimo – alle regioni del Sud andranno 82 miliardi di euro dal PNRR, ai quali si sommeranno circa 9 miliardi di React-EU, 54 miliardi di Fondi strutturali europei e 58 miliardi del Fondo di sviluppo e coesione. Sempre nell’ottica di consentire agli enti locali di cogliere queste opportunità abbiamo approvato un ‘Piano di supporto’. Si tratta di azioni volte a potenziare gli organici delle amministrazioni locali con figure tecniche specifiche, a ricercare progetti per determinati obiettivi, a fornire assistenza nelle varie fasi di programmazione e di realizzazione delle opere. Se riparte il Mezzogiorno riparte l’intero paese”.