Cos’è la vita? Caso, destino, matematica o follia? . Quanto peso hanno le nostre scelte nell’andamento della nostra esistenza, sono tutte domande  che in maniera magistrale Paolo Genovese ci sottopone tanto nel suo libro “supereroi” edizione Einaudi, quanto nel riuscitissimo film da lui stesso diretto, ed in questi giorni nelle sale cinematografiche, gli attori Jasmine Trinca e Alessandro Borghi.

Quante possibilità ci sono che le esistenze di due persone , sfioratesi appena in un giorno di pioggia , si incrocino per caso una seconda volta?  Talmente poche da sembrare irrilevanti, direbbe la scienza, cosa tiene unite le persone, un algoritmo o un sentimento tanto forte da superare scontri ed incomprensioni che la vita quotidiana ci presenta?

I protagonisti della storia sono una giovane fumettista , Anna , un po’ fuori le righe, creativa,  bizzarra e un insegnante di fisica convinto che ogni fenomeno abbia il suo senso e spiegazione.

Anna è una fumettista, lavora in strada, ritrae i volti della gente immaginandoli nel loro futuro, il suo sogno è raccontare la vita e lo fa attraverso i fumetti, dà spazio alle coppie , prova ad indagare su di loro, comprende attraverso la sua vita, quanto difficile sia stare in coppia, quanti super poteri servano, per rimanere insieme.

Resistere al tempo, a quel vento di noia che può capitare ,  a quelle bugie che ci diciamo per non soccombere.

La vita è una collezione di attimi che si mettono in fila e  che arriva un momento in cui li vedi tutti li insieme, in una geometria non sempre uguale a quella che avevamo immaginato.

Anna, si innamora di Marco, ma  non voleva un figlio, non se la sentiva di prendersi questa responsabilità , poi quando la vita diventa “bastarda” scopre di essere malata , capisce in quel momento di desiderare ardentemente quel figlio che aveva negato a se stessa e al suo Marco per tanti anni, decide di portare avanti la gravidanza nonostante la malattia, riscopre la bellezza della vita che si porta in grembo, comprende che la maternità è una gioia infinita, il completamento della vita di coppia , sfida la vita stessa decidendo di vivere la gravidanza, ma si sa la malattia è pazzia , ti fa sputare fuori desideri e verità che la buona salute che è ordinata e borghese tiene lontani.

Si può fermare il tempo, si domandano entrambi quando la paura della morte e della malattia si siede dietro l’angolo? Non si può , ecco perchè bisogna viverlo bene il tempo, il tempo è quella variabile che svanisce e non torna più, saperlo gestire bene fa la differenza, non sempre si ha la giusta saggezza, spesso dobbiamo commettere milioni di errori prima di capire cosa è veramente giusto, anche la variabile errore è contemplata, è quella che ci permette di vedere cose che altrimenti non vedremmo.

Il film è carico di colpi di scena , è commovente, bello, meravigliosamente vero, in tutte le sfumature narrate, c’è la vita che ci attraversa, commuove per la forza con cui l’immagine buca lo schermo e ti prende per mano .

Alla fine siamo tutti dei supereroi per i poteri della quotidianità e non che mettiamo nelle cose che facciamo.

Qualche volta la vita, con i suoi imprevisti prende a pugni al cuore, non si muore, la vita sa essere piu’ forte dei pugni.