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Decreto festività,cosa cambia per cinema,teatri e stadi

Tra le tante novità del nuovo decreto emanato dal Governo per contenere i nuovi contagi ecco alcune piccole regole che riguardano alcuni eventi. Mascherine Ffp2 al chiuso e all’aperto per spettacoli ed eventi sportivi

Viene anche introdotto, fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 (fissato ora al 31 marzo), l’obbligo di Ffp2 in cinema, teatri, locali di musica dal vivo e per eventi sportivi, sia al chiuso che all’aperto. Lo stesso vale sui mezzi di trasporto (treni, aerei, traghetti ma pure bus, tram e metro e tutto il trasporto pubblico locale). Si valuta la possibilità di calmierare i prezzi delle mascherine Ffp2, soprattutto per gli studenti.

Niente cibo e bevande in cinema o palazzetti:Si vieta pure il consumo di cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri e nei palazzetti degli eventi sportivi.

UECI, MONTA LA PROTESTA DOPO IL NUOVO INTERVENTO DEL GOVERNO PER CONTRASTARE LA VARIANTE OMICRON.

I nuovi provvedimenti conseguenti alla Cabina di Regia del Governo che si avviano ad essere attuati nel prossimo Consiglio dei Ministri, sono irricevibili per la categoria degli Esercenti delle Sale Cinematografiche. Purtroppo i Cinema vengono nuovamente discriminati e vessati nonostante il settore sia quello che più di altri ha messo in atto con grande rigore tutti i protocolli diramati dal Governo per la sicurezza e la salute delle persone. Non si è registrato nelle Sale Cinematografiche del nostro paese nessun contagio certificato. Decidere oggi il divieto di consumo di Food e Beverage all’interno dei Cinema è un ulteriore colpo mortale e discriminatorio in quanto non viene vietato il consumo di Food e Beverage all’interno dei Centri Commerciali e altri luoghi similari, luoghi che ogni giorno trovano l’affollamento di migliaia di persone a differenza dei pochi spettatori che frequentano le Sale. Ad oggi a causa dei provvedimenti Governativi e della carenza dei Ristori assegnati, hanno già chiuso 700 Schermi in tutta Italia. “Un provvedimento del genere se confermato a pochi giorni dai festivi di fine anno e’ inaccettabile” ribadisce il Presidente di Ueci Manuele Ilari. Tanto più che questi ultimi giorni hanno visto gli Esercenti riempire le scorte dei propri magazzini e dei loro punti ristoro. Contestualmente e’ stato assunto personale aggiuntivo per dare un servizio in piena sicurezza. Tutto ciò comporta ritrovarsi con del personale che non potrà lavorare, che non avrà la cassa integrazione e che rimarrà a carico delle imprese innalzando notevolmente i costi di gestione, con un tracollo gestionale che inevitabilmente porterà alla chiusura di almeno altri mille Esercizi Cinematografici.

Redazione

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