Attualità

Elpi Gallery e Galleria Caffè Letterario portano l’arte nel reparto di oncologia medica del Civico

Umanità, resilienza, condivisione, arte e rinascita sono solo alcune tra le più significative parole chiave che hanno caratterizzato l’inaugurazione della mostra pittorica “ SEMAFORO VERDE RIPARTIAMO DALL’ARTE” svoltasi il 19 dicembre scorso presso l’ U.O. del Nuovo Polo Oncologico A.R.N.A.S. Ospedale Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo.
Nella sede dell’U.O.C. Oncologia Medica, si è respirata un’atmosfera di festa inneggiante alla vita attraverso le tele che recano le firme di: Maria Colosimo, Daniela Falcone e Francesco Siracusa.
Potrebbe risultare inusuale e paradossale pensare a una struttura ospedaliera come Galleria d’arte, forse perché si è soliti avere un prototipo di assistenza sanitaria sterile, fredda e arida. La Elpi Gallery è una galleria d’arte in uno spazio non convenzionale. Nata dall’idea di portare l’arte al grande pubblico e l’ospedale è lo spazio ideale per rendere l’arte fruibile a tutti, per questo – abbiamo così fuso il concetto di ospedale per tutti con quello di arte per tutti- queste le parole della Dott.ssa Elena Foddai Psicologa esperta in Psicologia Ambientale e creatrice assieme al Direttore dell’U.O. chirurgia oncologica Prof. Pierenrico Marchesa della Galleria d’arte che nasce nel 2017. Elpi Gallery si afferma come punto di riferimento culturale e spazio espositivo d’eccellenza, portando benessere sia per i pazienti quanto per i loro familiari quanto per gli operatori rendendo così gli ambienti ospedalieri più accoglienti e rasserenanti.
La volontà di coinvolgere anche la Galleria Caffè letterario di Cefalù per l’organizzazione di questa mostra è stato il più bel riconoscimento dopo 16 anni di attività artistica e posizionare in primo piano i bisogni del paziente – come affermano Angelo Daino e Giuseppe Provenza – ci gratifica e ci inorgoglisce.
La condivisione – affermano Giuseppe Provenza e Angelo Daino – del dolore ci restituisce la giusta dimensione di noi stessi nella misura in cui comprendiamo che la sofferenza rientra nell’esistenza e ci ricorda di essere parte di un’umanità. Evitare di confrontarsi sul dolore significherebbe essere uomini a metà e restare indifferenti di fronte alle problematiche degli altri ostacola l’incontro e istiga a comportamenti chiusi e pressapochisti. L’arte, al contrario, unisce, contribuisce allo scambio umano e a quel circolo virtuoso del bene che genera bene.
In conclusione – dicono Daino e Provenza – meritano una menzione speciale ricca di gratitudine e stima, gli artisti protagonisti : Maria Colosimo, Daniela Falcone e Francesco Siracusa, la Dott.ssa Elena Foddai e il Prof. Pierenrico Marchesa.

redazione

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