A seguito dell’eccezionale ondata di maltempo che hanno interessato i nostri territori, come altri colleghi sindaci, ho richiesto – informa il sindaco di Termini Maria Terranova – agli organi competenti, tra cui la Presidenza della Regione Siciliana, il riconoscimento dello stato di calamità, in ragione degli ingenti danni subiti dal patrimonio pubblico e privato sinora rilevati.
Il maltempo ha causato cedimenti, allagamenti, frane, smottamenti e ingombro di detriti che hanno danneggiato gravemente strade statali e provinciali, strade di accesso alle abitazioni, strade comunali interne ed esterne al centro abitato, ecc.
Per non parlare dei danni subiti dall’agricoltura.
A fronte di tali problematiche -continua -, i comuni, con le loro sole forze e con le scarsissime e residuali risorse finanziarie disponibili, hanno eseguito e stanno tuttora eseguendo interventi urgenti ma non possono, in alcun modo, procedere alla realizzazione di interventi strutturali di messa in sicurezza delle aree colpite.
Quella che vedete nella foto ad esempio, è la strada statale S.S. 113 (in zona “Torrazza”), tra il bivio di Cerda e l’accesso allo svincolo autostradale (A18 e A/19) “Agglomerato industriale”. Si commenta da sola.
Pertanto, in una nota condivisa con i sindaci di Sciara, Cerda e Montemaggiore e Aliminusa, chiediamo, con forza, un intervento energico e immediato che non appesantisca i Comuni con procedure burocratiche farraginose, note, tavoli tecnici per poi ricevere dinieghi per esaurimento delle risorse regionali.
Eventi calamitosi di questa portata – conclude – necessitano di un’attenzione, da parte delle Istituzioni sovracomunali, di pari portata. I danni subiti dal tessuto economico territoriale vanno IMMEDIATAMENTE RISTORATI.
I Sindaci sono la prima barriera a tutela delle legittime istanze e dei diritti dei cittadini e non possono essere lasciati soli davanti a eventi così drammatici.
Diversamente, assumeremo posizioni ancora più decise a tutela dei nostri territori.