È stato assegnato il porto di Messina alla Geo Barents, la nave umanitaria di Medici Senza Frontiere (MSF).
Di seguito la dichiarazione di Fulvia Conte, vice responsabile delle attività di ricerca e soccorso di MSF a bordo della Geo Barents.
“Siamo estremamente sollevati per aver ottenuto dalle autorità italiane il porto di Messina dove tutti i 186 sopravvissuti, soccorsi tra il 15 ed il 16 novembre dalla Geo Barents, potranno sbarcare in sicurezza. Nonostante la gioia ed il sollievo per la fine del viaggio, tra i sopravvissuti ci sono anche persone che hanno perso amici e familiari e stanno elaborando il lutto. Queste persone avranno bisogno di assistenza e supporto psicologico. Le dieci persone decedute meritano una degna sepoltura, MSF si coordinerà con le autorità locali per garantire che i corpi siano sbarcati con dignità.
In molti dei sopravvissuti si vedono i segni visibili e invisibili delle violenze e degli abusi subiti in Libia, così come la stanchezza per aver trascorso quasi una settimana in mezzo al mare. Ci sono persone che hanno bisogno di assistenza medica e di esami specialistici, incluse donne e bambini con patologie non curabili a bordo. Queste persone hanno bisogno di assistenza per riprendersi in sicurezza.
Ai più vulnerabili, come le donne che viaggiano da sole, i bambini, i minori non accompagnati ed i sopravvissuti alla violenza di genere, devono essere garantite cure specialistiche ed una sistemazione sicura in cui possano ricevere cure mediche e supporto psicosociale da organizzazioni competenti”.
MSF nel Mediterraneo centrale
MSF è scesa per la prima volta in mare nel 2015 per supplire al vuoto lasciato dalla chiusura di Mare Nostrum e rispondere a un numero inaccettabile di morti. Da allora le équipe mediche di MSF hanno operato su sette diverse navi umanitarie, contribuendo ad assistere oltre 82.000 persone.
La Geo Barents, in mare dal maggio 2021, è l’attuale nave di ricerca e soccorso di MSF ed è attualmente in mare per la sua quinta missione. Solo quest’anno, almeno 1.225 persone sono morte o scomparse mentre tentavano il pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo centrale. Oggi, si aggiungono altre 10 persone a questo numero terribilmente alto. Dal 2014, su questa stessa rotta, sono morte o scomparse almeno 22.825 persone.
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