La possibilità per gli enti del Servizio sanitario nazionale, inserita nella Legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri, di stabilizzare il personale assunto a tempo determinato durante l’emergenza rappresenta una risposta concreta alle esigenze della Aziende sanitarie e ospedaliere. Era stata la Federazione delle Aziende sanitarie e Ospedaliere a chiedere alle istituzioni di consentire le assunzioni a tempo indeterminato dei precari, medici, infermieri e operatori sanitari (oss, tecnici di laboratorio, assistenti sanitari, biologi, etc.), reclutati nel corso della pandemia. Un appello lanciato al Ministero della Salute condiviso con tutti gli Ordini professionali.
Dall’analisi condotta daFiaso con il supporto di SDA Bocconi emerge che dall’inizio dell’emergenza Covid sono stati reclutati con modalità straordinarie 66milaunità di personale con contratti flessibili, utilizzati per rispondere alla crisi sanitaria in attività come l’assistenza ospedaliera, il contacttracing, l’incremento del numero di tamponi e la campagna di vaccinazione. La platea di personale che potrebbe però in teoria essere stabilizzata, eliminando medici abilitati non specializzati, gli specializzandi iscritti al quarto e quinto anno e il personale collocato in quiescenza ma reclutato con incarichi di lavoro autonomo, sarebbe di circa 54mila.
“L’inserimento nella Legge di Bilancio di un capitolo dedicato alla stabilizzazione del personale sanitario testimonia la sensibilità e l’attenzione del Governo verso il rafforzamento della sanità pubblica ed è certamente una buona notizia – commenta Giovanni Migliore, presidente FIASO – La possibilità di reclutare a tempo indeterminato, tuttavia, è legata ai tetti di spesa: occorrerà superare quei tetti ancorati a parametri datati 2004 che non consentirebbero a tutte le aziende, soprattutto a quelle delle Regioni che sono state in piano di rientro, di adeguare il personale allo standard necessario per offrire i servizi della rete territoriale e di cure intermedie previsti nel Pnrr. Seguiremo con grande interesse l’iter parlamentare della Legge che indicherà i requisiti e le risorse necessarie per le stabilizzazioni al termine del quale sarà possibile per le aziende sanitarie e ospedaliere determinare i numeri dei nuovi ingressi di personale”.
I numeri regione per regione: lo studio di FIASO
La situazione varia molto da regione a regione. Qui un’analisi dei numeri del personale precario che potrebbe essere interessato dalle procedure di stabilizzazione, condotta da Fiaso sulla base dei dati della Corte dei Conti.
In Sicilia su 7.711 operatori sanitari reclutati nel corso dell’emergenza Covid i precari sono complessivamente 7.068 di cui 1.360 medici, 1.993 infermieri e 3.715 altro personale.
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