Abbiamo avuto il grande onore di firmare l’atto pubblico di cessione del complesso residenziale Holiday Village, confiscato alla Mafia, ed assegnato alla nostra Parrocchia Santa Rosalia, con delibera di Giunta Municipale, a seguito di bando pubblico.
Su questo bene, simbolo del male e degli interessi speculativi della criminalità organizzata, sorgerà infatti la NUOVA CHIESA di CAMPOFELICE, unitamente ad un complesso parrocchiale, destinato ai giovani ed alla comunità. Lo annuncia il sindaco di Campofelice Michela Taravella.
Una CHIESA, dedicata ai Beati Don Pino Puglisi e Rosario Livatino, emblema, entrambi, della lotta contro la criminalità organizzata, che da oggi, segna l’avvio di un nuovo percorso, fatto di concreta legalità, speranza e propositività!
Un progetto importante per lo sviluppo ed il futuro di Campofelice di Roccella, cui lavoriamo da tempo, nonostante le tante difficoltà e le contrarietà registrate, in piena sinergia ed in comunione di intenti con il nostro Vescovo SE Monsignor Giuseppe Marciante, il Vicario Padre Giuseppe Licciardi, la Curia ed la Parrocchia, che ringraziamo con sentimenti di profondo affetto e riconoscenza.
Un luogo simbolo per antonomasia, che, finalmente – continua – raggiungerà un grande primato, tutto siciliano, divenendo “sede di una nuova Chiesa”, tanto desiderata dalla nostra Comunità!!
Sarà, infatti, la prima Chiesa siciliana edificata su un terreno confiscato alla Mafia e la seconda, in ambito nazionale; la prima progettualità, a livello nazionale, infatti, è stata realizzata a Gioia Tauro, in Calabria.
Ringraziamo, quindi, il nostro Vescovo, il Vicario Don Giuseppe Licciardi, la Curia e la Parrocchia, gli Uffici Comunali e tutti coloro che si sono adoperati ed hanno creduto fortemente in questa storica progettualità, la cui valenza simbolica riecheggerà nelle azioni e nelle sorti del nostro territorio.
Ringrazio il Presidente del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo, Vincenzo Liarda che ha voluto, con la sua presenza, testimoniare l’importanza della legge Pio La Torre nella lotta contro la criminalità organizzata e della destinazione a fini sociali e produttivi dei beni confiscati, simbolo di speranza per la nostra società.
Si suggella – conclude il sindaco – un percorso di sviluppo e di crescita che la nostra Amministrazione sta perseguendo con tanti sacrifici, in netta cesura, con ciò che è stato in quei terreni lottizzati ed oggi restituiti alla popolazione, ai giovani, perché si possa seminare il bene e perché da quel bene si possa moltiplicare, altro bene, per il futuro nostro e dei nostri figli!