«Se vi fosse stata la competenza politica, in alcuni settori strategici, da tempo la Regione Siciliana avrebbe potuto sopperire alle oggettive difficoltà dei Comuni siciliani. Nell’attuale emergenza il governo regionale adotti le norme di contabilità pubblica, consentite per i Comuni delle Regioni a Statuto speciale. In tal modo oltre al rispetto della previsione contenuta nel dgls 118/11, l’esecutivo regionale consentirebbe ai Comuni siciliani di potere operare per il bene delle rispettive comunità. Ivi compreso degli operatori economici che, attraverso lo strumento della fiscalità di sviluppo, iniziano a guardare al futuro con fiducia. Ci stiamo battendo per far rinascere le Terre Alte della Sicilia e ci preoccupa che i Comuni dove insistono le sedi degli operatori economici si trovino nell’impossibilità di garantire i servizi essenziali. Siamo al di là dell’emergenza.
Riponiamo la massima fiducia nel presidente Musumeci al quale chiediamo di avocare a sé l’annosa questione degli accordi tra lo Stato e la Regione, affinché possa essere ascoltato il grido di allarme lanciato da tempo da Anci Sicilia e che la stessa venga coinvolta nella definizione del testo definitivo da sottoporre alla Commissione Paritetica». Lo dichiara Vincenzo Lapunzina, presidente dell’Associazione ZFM Sicilia.
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