12mila visite, 500 giovani coinvolti, il patrimonio di 57 comuni in rete

I risultati della sfida della prima edizione di Borghi dei Tesori Fest

È stata una grande sfida, quella di censire, mettere a rete e promuovere il patrimonio (spesso sommerso) di 57 borghi della Sicilia; di coinvolgere 500 giovani, e gestire 12 mila visite della prima edizione di Borghi dei Tesori Fest, che si è svolto nei due fine settimana a cavallo tra agosto e settembre. Un’iniziativa promossa dalla Fondazione Le Vie dei Tesori che è stata il primo passo di una serie di progetti mirati alla rigenerazione e al ripopolamento dei borghi a partire dal loro patrimonio materiale e immateriale, e con un forte coinvolgimento della comunità. Non un’iniziativa episodica, perché la Fondazione ha costituito con i borghi un’associazione stabile, l’associazione Borghi dei Tesori, che conta già 60 comuni aderenti, e molti altri in fase di ammissione.

Alla conferenza stampa conclusiva del Festival e i nuovi progetti hanno partecipato il presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore, che ha sostenuto il progetto insieme con Fondazione con il Sud, con IGT e con Cantine Planeta, il presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori e dell’associazione Borghi dei Tesori Laura Anello, Vito Planeta delle Cantine Planeta, il presidente dell’Otie (Osservatorio turistico delle Isole europee) Giovanni Ruggieri che valuterà l’impatto del Festival, gli amministratori dei Comuni coinvolti. Nel pomeriggio il forum con la presentazione del Comitato scientifico dell’associazione Borghi, presieduto dal fisico ed esperto di processi di rigenerazione ambientale Federico Maria Butera e composto dall’agronomo ed esperto di paesaggio mediterraneo Giuseppe Barbera; dall’imprenditore, “filosofo” e casaro della capra girgentana Giacomo Gatì; dall’agronomo ed esperto di produzioni agricole Paolo Inglese; dall’antropologa Orietta Sorgi; dal pioniere del turismo esperienziale nei borghi Pierfilippo Spoto.