“Nelle Madonie c’è qualcosa di speciale, un mix di buon vivere, socialità, aria pura e buon cibo che ti strega. A Locati, questa piccola frazione di Bompietro, ho comprato casa, e non vedo l’ora di ristrutturare e trasferirmici”.

Patricia, 55 anni, originaria della Baviera ma trapiantata a Berlino, è solo l’ultima straniera, in ordine di tempo, ad aver comprato casa sulle Madonie.

“Ho fatto nella mia vita 25 viaggi in Sicilia, ma appena ho scoperto le Madonie, mi sono innamorata”. Lei che di mestiere fa la psicoterapeuta, ne è convinta: le Madonie fanno bene all’anima, i suoi paesaggi sono buon cibo per la mente, la tranquillità dei luoghi ha un effetto benefico nelle persone che vivono ogni giorno lo stress cittadino. “E’ il silenzio – prosegue –  ma non solo.   La gente è molto amichevole, stabilisci contatti che trasmettono un senso antico del tempo e della società, che rincuora. Secondo, la natura è generosa, la buona aria, soprattutto su in montagna, fresca, aiuta il corpo, e poi si mangia bene. Quello che mangio qui è prodotto sotto i miei occhi, non mi fa male”.

Patricia, tanto sorriso ed altrettanta mediterraneità nell’anima, ha lasciato il cuore a Bompietro, a Locati per l’esattezza. ”Qui ormai conosco tutti gli abitanti anziani, mi piace stare con loro, sono amichevoli. I prezzi delle case sono straordinariamente bassi, vivi nella campagna e nel verde in mezzo al sole ma vicino l’autostrada. Ho trovato questa piccola casetta di 80 metri quadri con 4 porte d’ingresso, perché sono due piccole case unite, di vecchio stile ma affascinante, con dentro due forni, uno per la pizza e uno per il pane. Mi hanno stregato anche i pavimenti in ceramica: un tempo era un negozio di stoffe, poi ha chiuso”.

La nuova inquilina di Locati si alterna tra gli impegni familiari e lavorativi in Germania, ma ogni due mesi riesce a ritagliarsi una parentesi siciliana. “Alloggio da amici, in attesa di ristrutturare, nel frattempo passeggio in giro per i borghi del territorio, a scoprire musei, a respirare la cultura, tra chiese e archeologia, essendo appassionata di storia dell’arte”.

“Con lei, in questi mesi – spiega l’agente immobiliare Alessio La Placa – hanno comprato altri tedeschi, e poi inglesi, olandesi, svedesi, greci. E’ come se dall’allentamento delle restrizioni pandemiche in poi, gli europei e soprattutto i nordeuropei avessero scoperto – non appena le condizioni di viaggio lo hanno permesso – questa parte di Sicilia, attratti non soltanto dal sole, ma anche dal modello urbano e sociale di microrealtà agganciata ai valori del passato. Le Madonie poi sono gioielli di arte e natura, e loro non si annoiano certo. Il mare del Tirreno, del resto, è ad appena 35 minuti di auto. Stessa distanza da Catania a Taormina. I prezzi sono assolutamente competitivi.  Qui ci sono case in buone condizioni strutturali anche a partire 5 mila euro”.

Non è solo Locati, a Bompietro, ad aver attratto l’interesse degli stranieri. C’è anche Petralia Soprana con i suoi borghi attorno, con la loro aria rarefatta e sospesa, o Petralia Sottana, con suo delizioso e vivace centro storico.

“Perlopiù –spiega Lucio Farinella, geometra petralese di lungo corso ed attento osservatore dei nessi tra architettura e storia –  si tratta di fabbricati in pietra in buone condizioni strutturali, tipici dell’edilizia rurale di fine Ottocento, ricchi di fascino, cristallizzati nel loro stato dopo lo spopolamento del Secondo Dopoguerra. Le ristrutturazioni, così, diventano veri e propri viaggi indietro nel tempo, ed i restauri assumono il sapore del recupero di una identità a rischio scomparsa, con i nuovi proprietari, non originari del luogo, decisi a preservarne lo spirito originario per divenire, a loro volta, moderni abitanti di un antico passato”.

Ivan Trovato