La Flc Cgil Palermo ha donato oggi un personal computer al plesso Canonico Cataldo dell’istituto Danilo Dolci di Partinico. Dopo l’attacco vandalico e il furto delle settimane scorse, la scuola aveva ricevuto tanti messaggi di solidarietà dalle istituzioni e dal  mondo politico e sindacale. Oggi la delegazione della Flc Cgil Palermo, guidata dal  segretario generale Fabio Cirino, ha consegnato il computer al dirigente scolastico Gioacchino Chimenti.
      Il sindacato della scuola della Cgil nei giorni scorsi aveva comprato due Pc, il primo dei quali è stato già donato al liceo Regina Margherita di Ballarò, in segno di solidarietà dopo il furto di tutte le attrezzature informatiche.
   “Il secondo computer lo abbiamo destinato alla Danilo Dolci. Un gesto simbolico che ne deve richiamare altri perché siamo convinti che lì dove si perpetuano danneggiamenti, furti e atti di teppismo nei confronti delle scuole,  il primo vero danno lo si fa agli studenti e al futuro del Paese e tutta la comunità è chiamata a reagire  – dichiara il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino –  Noi siamo vicini a tutte le scuole che hanno subito atti vandalici, per noi non c’è differenza tra periferia e centro, tutte le scuole sono presidi importanti e vanno difese allo stesso modo. Oltre a fornire solidarietà a parole, è  utile rispondere con atti concreti e invitiamo tutti  a stringersi attorno alla comunità scolastica e a sostenere le scuole vandalizzate in ogni modo possibile per non farle sentire sole e vulnerabili”. 
   “La Flc Cgil è a fianco dei  lavoratori per la tutela dei loro diritti ma in particolare, come federazione dei lavoratori della conoscenza, siamo attenti alla  promozione della legalità,  della cultura e in generale siamo attenti ai temi della scuola – aggiunge Cirino –  Si parla tanto di povertà educativa ma c’è anche una povertà istituzionale. Anche le  istituzioni devono stare accanto alle scuole e  chiediamo che con il Pnrr vengano investite più risorse sull’edilizia e sulla sicurezza dei plessi scolastici, in questo caso con impianti d’allarme. La scuola non è dei singoli studenti e dei singoli docenti ma un bene comune che va preservato”.