Sicuramente non sarà il problema più importante in questo momento di post pandemia, ma è uno dei tanti problemi che riguardano l’ospedale Madonna dell’alto di Petralia Sottana.Stiamo parlando del bar dell’ospedale chiuso esattamente da un anno( era il 14 ottobre)quando è scaduto l’appalto alla precedente dita.Da allora poi nulla,con gli immaginali disagi per gli utenti e per il personale che opera in ospedale.si è cercato di sopperire con le macchinette ma il problema resta ancora irrisolto.L’elenco delle carenze nel nosocomio madonita purtroppo è lungo:a partire dalla carenza di medici e quindi di reparti allo sbando.Vogliamo parlare delle promesse di rilancio fatte prima e dopo il periodo covid?Di recente il Comitato dei Sindaci, dopo avere discusso ampiamente sulla problematica di che trattasi, ha chiesto all’Asp di rivalutare l’Atto Aziendale e più esattamente:

rimodulare l’Atto Aziendale per riqualificare i presidi ospedalieri delle zone interne e in particolare per quanto riguarda il Distretto Socio Sanitario n. 35 e il P.O. di Petralia Sottana evidenzia le seguenti indicazioni minime a salvaguardia dei “LEA” Livelli Essenziali di Assistenza e ad integrazione di ciò che prevedeva la Delibera dell’A.S.P. n.497 del 30/09/2019:

Pronto Soccorso: anche se il numero di accessi annui, non supera i 25.000, l’area di emergenza dispone di una O.B.I. che ospita i pazienti in attesa di trasferimento o ricovero, inoltre con l’avvento della pandemia, occorre predisporre di un’area grigia, dove il sospetto Covid, possa permanere sino all’esito del tampone molecolare. Tutto questo comporta la necessità di un maggior numero di medici e infermieri (+2 Medici, + 4 Infermieri).

Laboratorio di Analisi: è indispensabile in un ospedale dove sono presenti il Pronto soccorso e altre UU.OO., la presenza di un laboratorio con le risorse umane dedicate come, Medico di Patologia clinica, Biologi, Tecnici di laboratorio, escludendo categoricamente la possibilità di poter gestire gli esami interni con dei POCT, ai quali non potrebbe essere data la giusta attendibilità medico legale. Risulta evidente che il punto di raccolta prelievi, per l’utenza esterna, da inviare presso laboratori centrali, potrebbe avere senso per un mero problema di economia dei reagenti. Pertanto si chiede il ripristino di tale servizio.

Radiologia: la Radiologia risulta sempre più, una branca per potere fare diagnosi differenziale, con le moderne tecnologie che si hanno a disposizione.

Ortopedia: così come proposto nella delibera Asp Palermo n. 682 del 09/06/2021, l’U.O. risulterebbe solo idonea a svolgere attività chirurgica ambulatoriale. Vista l’incidenza di fratture di femore, presso il nostro distretto e la totale assenza h 24 di un ortopedico, per qualsiasi urgenza/emergenza, risulterebbe appropriato, prevedere nella D.O. un numero maggiore di medici e infermieri.

Ginecologia: dopo la chiusura del punto nascite, avvenuta nel 2015, risulta ingiustificato la non previsione di posti letto di ginecologia. Si ritiene perseguibile la possibilità di destinare al reparto di Ginecologia, almeno 2 posti letto, tali a garantire, tipologie di interventi in Day Surgery, come IVG, RCU, Isteroscopia diagnostica e operativa, conservando la mission di centro di riferimento regionale per la procreazione assistita.

Servizio di Anestesia: ad oggi è noto a tutti che tale figura professionale è indispensabile h 24 in un ospedale, per assicurare le emergenze e le sale operatorie. Ad oggi a Petralia ne sono rimasti 2 a fronte di una previsione organica di 8. Si è anche consapevoli che tale figura risulta carente in tutti gli ospedali, ma la loro non presenza in numero adeguato, preclude qualsiasi attività sino ad adesso citata.

Farmacia: è stato previsto un servizio di farmacia territoriale, abolendo quella ospedaliera. Si ritiene necessario prevedere anche il servizio dedicato alla farmacia ospedaliera, visto il vasto territorio che il distretto 35 ricopre.

Distretto 35: ormai dopo l’avvento del Covid, tutti parlano di rafforzare la Medicina del territorio. Il nostro distretto dispone di un poliambulatorio, dove afferiscono gli specialisti delle varie branche, ma sempre per le poche ore a disposizione, non riescono a smaltire le lunghe liste di attesa. Poi c’è il servizio di medicina di base, il servizio socio sanitario, con i PUA, servizio ADI, medicina fiscale, e tanto altro. Negli ultimi anni sono andati in pensione diversi medici, lasciando tutti i vari servizi sopra menzionati, a carico dei soli tre medici rimasti. E’ chiaro a tutti, come il servizio USCA, il servizio di prevenzione, sia stato utile, per non dire indispensabile. Alla luce di quanto esposto si confida nella lungimiranza di codesto Assessorato, affinchè possa prevedere quelle risorse umane tali, da essere utilizzate in sede per l’ordinario, ed eventualmente, in maniera itinerante, per le eventuali necessità che il nuovo modello organizzativo assistenziale prevedrà.

RSA: da circa dieci anni questa realtà è stata allocata all’interno dell’ospedale nuovo. Consapevoli di potere usufruire dei locali Ospedale vecchio (Barone Paolo Agliata), che necessiterebbero di ristrutturazione, si paleserebbe la possibilità di potere ospitare tale realtà, favorendo un più ampio numero di ospiti e la possibilità di altre realtà contestualizzate all’interno del distretto 35.

Risorse professionali: nelle more dell’iter normativo di applicazione degli atti che  l’Assessorato vorrà predisporre, in merito alla stesura dei nuovi documenti di previsione, si chiede alla luce di una situazione attuale nefasta di potere, apportare e fornire le risorse minime, atte ad evitare che si possa configurare, un’interruzione di servizi essenziali alla popolazione.

Per giovedi 21 ottobre,salvo altri rinvii,a Polizzi Generosa dovrebbe tenersi un incontro con il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo Dott.ssa Daniela Faraoni e i sindaci madoniti.