Al convegno, organizzato lo scorso 14 settembre alla presenza della cittadinanza, dei partner privati e del Comune di Gangi, ha preso parte anche il dottor Luca Lucentini, direttore del reparto acqua e salute dell’Istituto Superiore della Sanità che ha sottolineato come il percorso seguito dall’Amministrazione comunale sia stato virtuoso e rispondente alle nuove indicazioni normative sulla sicurezza delle acque. “L’anno pandemico ha rallentato un percorso che contavamo di chiudere prima, siamo però ancora più determinati di prima nel cercare di raggiungere la migliore delle soluzioni che ponga fine alle ordinanze di non potabilità delle nostre acque – spiega il sindaco Francesco Paolo Migliazzo -. Ci vorrà ancora qualche mese prima di avere un progetto esecutivo di un possibile impianto ma la strada è segnata. Ringrazio pubblicamente per il lavoro svolto fino ad oggi il mio assessore l’ingegnere Giandomenico Lo Pizzo e il responsabile del settore lavori pubblici l’ingegnere Cataldo Anadaloro”, conclude il primo cittadino soddisfatto per la riuscita di uno degli impegni programmatici dell’agenda politica.
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Gangi,acqua sicura e potabile, in un convegno i risultati raggiunti e gli obiettivi da raggiungere
Un modello in Italia che vede la collaborazione tra più partner in una sinergia tra pubblico e privato: un esempio che può diventare punto di riferimento per altri comuni
L’acqua di Gangi è sicura e potabile: un primo risultato raggiunto dall’Amministrazione comunale. Un annoso problema che si presenta in alcuni mesi dell’anno, soprattutto in quelli invernali, quando le acque presentano una concentrazione in microgrammi di alluminio e ferro sopra la soglia, a causa del dilavamento del terreno da parte delle acque meteoriche. L’Amministrazione comunale ha da poco affidato un incarico alla TWS SpA, una società del gruppo Acea, per la progettazione esecutiva di un impianto di potabilizzazione selettiva della componente di alluminio che lascerà inalterata la natura delle acque. Il Comune ha predisposto nei mesi scorsi una serie interventi di studio e prove in laboratorio che sono stati affidati per la parte scientifica ad un’equipe dell’Università di Palermo, coordinati dal professor Salvatore Nicosia che continuerà la sua attività coordinandosi con il gruppo di progettazione incaricato al fine di ottenere la migliore soluzione per risolvere definitivamente la problematica. I tecnici di alto spessore nazionale, infatti, stanno individuando una risoluzione definitiva che mantenga la purezza e la qualità delle acque e annulli la contaminazione di alluminio con un impianto sostenibile, efficiente e ad impatto zero destinato alla cittadinanza.