Domenica 12 settembre è in programma una manifestazione sui “Sentieri percorsi dai Fuochi”, una escursione/manifestazione a cura del  CAI Regionale che si svolgerà in varie località della Sicilia.Sulle MADONIE l’appuntamento è alle ore 9,00 piazzale antistante Pineta Comunale di Petralia Sottana.
Si partirà dall’acquedotto di Petralia Sottana, tratto iniziale della tappa 17 del SI CAI (zona coinvolta dall’incendio) fino a Portella Ferrone, Savochella (Petralia Soprana) con proseguimento per il sentiero 10 fino a Piano Catarineci (Geraci Siculo).
Km 10 ,Difficoltà e Dislivello 500.

Per info: Sez. CAI Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Cefalù, Palermo.

Incendio a Collesano

Non è un caso che le regioni d’Italia più colpite siano state Sicilia , Sardegna e
Calabria dove l’enorme incidenza di fatti delittuosi, veri e propri crimini perpetrati
nei confronti dell’Ambiente, si coniuga con una gravissima mancanza di cura del
territorio, di fatto abbandonato, senza il presidio costituito dall’attività agricole e dei
piani di gestione forestale.
La gestione delle aree forestali è operazione necessaria e indifferibile, ricorda il prof.
Giuseppe Barbera (docente della Facoltà di Agraria), senza di essa non è possibile
alcun contrasto agli incendi boschivi.
I piani di gestione forestale (praticamente assenti in Sicilia e comunque non
applicati), sono, infatti, gli strumenti dove prevedere tempi e modi d’intervento con
l’impiego della manodopera per valorizzazione le produzioni legnose e non legnose
e assicurare, altresì, la fornitura di servizi ecosistemici (ambientali, culturali e
paesaggistici) e la realizzazione delle basilari pratiche di prevenzione degli incendi.
E’, ormai a tutti chiaro, come il ruolo della Regione a cui è demandato il contrasto
agli incendi in coordinamento con le municipalità sia, da tempo, del tutto deficitario
e la programmazione non tempestiva di uomini e risorse contribuisce ad acuire
“l’emergenza” aumentando a dismisura lo sforzo richiesto ai Vigili del Fuoco,
chiamati a intervenire non solo negli incendi d’interfaccia ma anche e sempre più in
aree boscate, mentre si assiste spesso impotenti:
-alla mancanza di un coordinamento efficace tra gli strumenti di pianificazione
previsti dalla Legge Quadro n. 353 del 2000 (Piani AIB, Piani Forestali, Piani di
Protezione Civile, Piani Comunale di Protezione Civile) con una regia chiara e
condivisa delle forze in campo in grado di individuare a livello comprensoriale azioni
e interventi su infrastrutture AIB e punti strategici di gestione, per contenere lo
sviluppo del fuoco entro la capacità di estinzione dell’organizzazione AIB locale;
-agli esiti negativi de “riassetto funzionale” della riforma MADIA, con l’assorbimento
del Corpo Forestale dello Stato nell’arma dei Carabinieri ed in parte nei VV.FF,”
almeno per il contrasto agli incendi;
-allo scandaloso ricorso dell’uso di flotte aeree private per lo spegnimento, data la
penuria dei canadair di proprietà pubblica (Protezione Civile-Aeronautica), mentre in
Parlamento rimangono bloccate proposte di legge tese a riorganizzare il settore
aereo utilizzato per l’AIB, con l’ipotesi di costituire una flotta completamente
statale, da utilizzare anche nel campo della attività di prevenzione con tecniche di
telerilevamento.