La Cisl Fp,con una missiva inviata all’assessore Razza e altri destinatari, ritiene non più rinviabile la situazione venutasi a creare, presso il Presidio Ospedaliero “Madonna dell’Alto” di Petralia Sottana, in merito all’offerta sanitaria, che già prima del Covid, risultava preoccupante, ma ad oggi non si riescono a garantire i livelli minimi essenziali.

E’ cronaca di pochi giorni fa, la protesta di una mamma che recandosi in pronto soccorso per la propria figlia, è venuta a conoscenza della mancanza h 24 di un Pediatra presso il nosocomio.

Ma come, da noi in questi anni evidenziato presso tale struttura, il Pediatra è una delle tante criticità che questo Presidio, lamenta.

Basta ricordare che dopo la riconversione dei posti letto del reparto Covid, avvenuta a giugno 2021, non si è potuto ripartire con le attività chirurgiche, per la mancanza di Anestesisti.

Riteniamo come abbiamo sempre fatto responsabilmente, senza mai avventurarci in discorsi propagandistici, che sia giunto il momento di intervenire con degli investimenti mirati, che possano assicurare il corretto funzionamento delle UU.OO. esistenti, ma nello stesso tempo, dare seguito alla previsione, di realtà sanitarie necessarie alla sopravvivenza del nosocomio di Petralia.

Tutto ciò passa, dalla capacità di reperire Medici specializzati che abbiano l’interesse, di trovare nel Presidio di Petralia, gli strumenti necessari per il raggiungimento dei loro obiettivi, assicurando i servizi necessari per i cittadini.

E’chiaro che necessita lo sforzo di tutti gli attori coinvolti, dall’Assessorato, alla Direzione Strategica Aziendale, sino a giungere ai singoli Dirigenti, serve investire sia sulle professionalità presenti e soprattutto sulle nuove da reperire.

Serve un programma di cosa si vuole fare, con chi farlo e quando realizzarlo, serve che tutto questo, si faccia al più presto possibile. Riteniamo che non ci sono più i tempi per rimandare un progetto di Rilancio per una ripartenza del P.O. “Madonna dell’Alto” di Petralia Sottana.

Tutto ciò al fine di garantire a tutti i cittadini del comprensorio delle madonie di potersi curare nel proprio territorio