“Siamo certi che Vincenzo Lapunzina chiarirà la sua posizione personale nelle sedi opportune. La nostra associazione è scevra dalle vicende personali che interessano il Presidente o qualsiasi altro componente; siamo impegnati da anni in un percorso virtuoso, che apre grandi prospettive di crescita economica per i territori montani della Sicilia, non intendiamo fermarci né soccombere dinanzi a fatti che nulla hanno a che vedere, neppur lontamente, con il nostro operato”.
È la voce unanime dei soci dell’Associazione Zone Franche Montane Sicilia, all’indomani della divulgazione della notizia di una denuncia per presunta appropriazione indebita a carico del Presidente Lapunzina.
“Nulla abbiamo da rimproverare a Vincenzo Lapunzina sull’operato svolto finora per l’istituzione delle Zone Franche, – dicono, a sostegno dello stesso – una carrellata di iniziative che abbiamo molto apprezzato e che sono state la sintesi e l’espressione della volontà non soltanto del Comitato Promotore ZFM ma di ben 133 sindaci siciliani. Siamo fortemente indignati dal comportamento scorretto di certa stampa che ha voluto affiancare alla nostra associazione ad una vicenda del tutto personale, che nulla ha a che vedere con l’obiettivo prefissato dal sodalizio”. In ordine ai numerosi commenti comparsi sui social nelle scorse ore, aggiungono con fermezza: “Qualcuno ha pensato di sostituirsi immediatamente a Vincenzo Lapunzina, screditandone la persona con un attacco feroce, senza tenere in considerazione che dietro l’iniziativa della Legge sulle Zone Franche Montane in Sicilia c’è un’associazione e ci sono ben 133 comuni, che hanno condiviso ogni passo di questo cammino virtuoso che continueremo a percorrere”.